Mostrando entradas con la etiqueta spagna. Mostrar todas las entradas
Mostrando entradas con la etiqueta spagna. Mostrar todas las entradas

domingo, 25 de septiembre de 2011

IL DOCUMENTO DELL'ANPI SPAGNA

La costituzione della sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia in Spagna è dettata  dalle necessità di
·      mantenere, difendere e valorizzare la memoria storica della Resistenza in Italia oltre che quella delle Brigate Internazionali che combatterono con il contributo di tanti antifascisti italiani per la Repubblica spagnola. Quelle pagine gloriose e tragiche ispirarono la Resistenza italiana e quella europea.
·      esaltare la battaglia antifascista dei repubblicani spagnoli in patria ed in Europa con particolare riferimento ai combattenti  della “Nueve” che parteciparono alla liberazione di Parigi nel 1944.
·      celebrare la guerra di liberazione;
·      difendere la democrazia e la Costituzione italiana.

Crediamo che il livello di corruzione dei politici ci allontani definitivamente dagli standard occidentali. Gli ultimi dati (Agosto 2011) confermano in 88 i parlamentari fra indagati e condannati. Il partito che governa il paese annovera fra le sue fila gran parte di questi.
Molti dei deputati rappresentano sempre più una casta arroccata per difendere i privilegi ottenuti. L’ultima manovra finanziaria per coprire il deficit di bilancio non vede nessun provvedimento che tagli i costi della politica  e  dei politici, solo lacrime e sangue per i cittadini.

I fascisti vestono il doppiopetto e approfittando del partito/gruppo d’interesse che governa il paese propongono revisioni costituzionali e leggi che sdoganino definitivamente il pensiero fascista. La proposta di legge, che vuole riconoscere ugual valore alle associazioni partigiane e a quelle fasciste, è solo una delle tante iniziative, soprattutto a livello locale, mirate a valorizzare il periodo più buio della storia italiana. Ultimo, in ordine cronologico, il permesso ad un’associazione neo-nazista di aprire una sede a Roma. La proposta di accorpare il 25 aprile, il 1º maggio e il 2 giugno alla domenica successiva avrebbe privato le principali celebrazioni della storia d’Italia, del loro valore simbolico e unificante.

La Carta Costituzionale viene ritenuta obsoleta  e si richiede la sua revisione in molti articoli, recente la richiesta che vuole abolire l’articolo 41 che impone la funzione sociale dell’impresa privata. A tutt’oggi la Costituzione rimane inapplicata nei suoi più alti obiettivi come gli articoli che fanno riferimento alla dignità dei ruoli istituzionali, al diritto al lavoro, ad una vita degna e al rifiuto della guerra.

La vita degna alla quale fa riferimento la Costituzione mai è stata tanto minacciata come ora. Il lavoro sicuro è ormai un bene di lusso, i giovani fortunati che hanno un impiego vivono ricattati dai contratti a termine. L’Italia è leader in Europa per disoccupazione giovanile. La soglia di povertà tocca il 15% dei cittadini italiani. Si richiede l’allungamento dell’età pensionabile. In questo mondo globalizzato governato  dall’economia, gli organismi trans-nazionali decidono la qualità della vita dei cittadini. I governi spesso sono solo meri esecutori dei provvedimenti  decisi altrove.
La sinistra principale ma non unico referente delle istanze fin qui elencate è divisa e per questo poco incisiva.

Fondiamo la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Spagna perchè

RIVENDICHIAMO

·      La memoria storica dei Partigiani e della Guerra di Liberazione
·      L’applicazione della Costituzione Italiana
·      L’antifascismo come discrimine irrinunciabile nella politica italiana
·      A livello della Unione Europea va affermato il primato della politica sulla logica economica affinché la cittadinanza e i loro diritti siano lo scopo delle politiche europee comunitarie
·      Investimenti sul lavoro che permettano alle nuove generazioni di conquistare  un futuro degno
·      L’unione di tutte le forze che credono nei valori della Resistenza e della Costituzione
·      La rifondazione morale della politica italiana

ATTUEREMO:

·      In Spagna, facendo rete con le associazioni di memoria storica, valorizzando la lotta degli italiani nelle Brigate Internazionali a difesa della repubblica spagnola.
·      Nelle istituzioni italiane in Spagna per difendere i valori della Resistenza e della Costituzione.
·      Nelle piazze, organizzando le iniziative dell’Anpi Nazionale.
·      In rete, valorizzando la Guerra di Liberazione  e la Costituzione Italiana



sábado, 18 de junio de 2011

La penetrazione delle mafie in Spagna: come combatterla

Intervento all'incontro sulla cooperazione Internazionale contro le mafie.

Permettemi di fare una piccola introduzione sull’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia prima di affrontare l’argomento della serata.

Molti di voi si diranno “se questo è un partigiano, io sono Padre Pio”.
In effetti anche se dimostro meno anni di quelli che ho non ho fatto la Resistenza, e ovviamente non ero nemmeno nato a quei tempi.

Il fatto è che l’Anpi qualche anno fa decise di aprire le iscrizioni a tutti quelli che condividevano il suo statuto.

Ovviamente la scelta è stata presa anche per evitare l’estinzione naturale dell’Associazione.
L’apertura dell’adesione all’Anpi ha determinato uno tsunami di tessere.

Siamo ormai circa 130.000, siamo presenti in tutte le province italiane e all’estero siamo in Repubblica Ceca, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia e ora in Spagna.

I nostri compiti fondamentali sono l’antifascismo, la difesa della Costituzione e della Democrazia.

Anche se la Resistenza è in larga parte opera dei comunisti, vorrei ricordare che hanno partecipato alla guerra di liberazione tutti i partiti di allora eccetto, ovviamente, il partito fascista; dai repubblicani ai socialisti, dai cattolici ai monarchici.

Interveniamo su molte questioni della vita política e sociale italiana. Per esempio recentemente abbiamo chiesto come molti le dimissioni di Berlusconi, ma ci tengo a dire che la nostra richiesta si basa sul fatto che la sua condotta infrange un articolo della costituzione che ci è molto caro, precisamente quello che riguarda la dignità delle Cariche Istituzionali.

Abbiamo preso posizione ed aiutato i comitati per i si ai referéndum perchè crediamo che la legge debba essere uguale per tutti e perchè il popolo italiano si era già espresso a suo tempo contro il nucleare. 

Stiamo combattendo con tutte le nostre forze contro il revisionismo storico del volemose bene che vuole equiparare i repubblichini fascisti, marionette manovrate dall’ occupante nazista, con i partigiani protagonisti della guerra di liberazione e sottolineo di liberazione, non civile.
L’ultimo assalto alla Costituzione è  la recente richiesta di un deputato del PDL di revisione della disposizione transitoria  della stessa carta costituzionale che vieta la riorganizzazione del partito fascista.

Qui, invece fra pochi giorni lanceremo ufficialmente la sezione Spagnola dell’ANPI. Abbiamo già svolto alcune iniziative insieme all’Associazione A Madrid Si Muove Un’ Altra Italia. Siamo in contatto con l’Associacion Amigos de las Brigadas Internacionales per quanto riguarda la memoria storica
Con il nome di ANPI SPAGNA potete trovarci nel nostro Blog, su Twitter e su Facebook  e fra poco avremo una sede física di riferimento.

Ma se siamo qui presenti è perchè fra i tanti temi che l’Anpi affronta c’è anche quello delle mafie.
Le cosche rappresentano una forma di tirannia perchè privano il cittadino dei suoi diritti fondamentali come quello della libertà di impresa, del diritto al lavoro e della libertà di espressione e a proposito di libertà di espressione, Elisabeth è  qui a rappresentare la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.

Molte  delle risorse umane  sono costrette ad emigrare viste le oggettive difficoltà a vivere e prosperare nelle zone infestate dal fenomeno mafioso.
Le istituzioni tendono ad essere asservite agli interessi delle cosche ma, addirittura, come ben sapete,  succede che le cariche istituzionali  stesse appartengano alle varie mafie

Tutto ciò rende vitale l’impegno di tutte le forze democratiche affinchè se ne eviti la ramificazione  combattendola con l’arma della giustizia ma soprattutto con la cooperazione, l’informazione e l’educazione a tutti i livelli.

Il  movimento dei Fasci Siciliani nel 1891, quando i contadini si organizzarono contro i latifondisti, esplicitò chiaramente il conflitto mafia-lavoratori.
Anche se all’inizio alcuni piccoli mafiosi si schierarono dalla parte dei contadini sfruttati, successivamente la Mafia contribuí in maniera determinante alla repressione violenta della ribellione.
I contadini siciliani che venivano chiamati jurnatara perchè lavoravano dall’alba al tramonto, avevano diritto solo a un quarto del raccolto al netto delle varie tasse, chiamate diritti, come quello di messa per il prete, il diritto all’olio per la candela e il famigerato diritto di maccherone che riguardava la protezione del contadino.

Questo tributo-estorsione è infatti l’origine della parola pizzo che viene appunto  da “fari vagnari ‘u pizzu” cioè bagnarsi il becco nel piatto altrui.
È chiaro da subito quindi che la mafia si schiera contro il progresso civile e l’emancipazione dei lavoratori.

Fra i tanti che pagarono con la vita la loro battaglia a favore del movimento contadino e per l’occupazione delle terre vorrei ricordare Placido Rizzotto che fu assassinato dalla mafia  nel marzo del 1948 a Corleone.

Dopo l’8 settembre Placido si unì alle Brigate Garibaldi e dopo la liberazione tornato a Corleone divenne presidente dell’ANPI e ritenuto colpevole di organizzare i contadini attraverso la camera del lavoro e la Cgil fu ucciso dal clan di Luciano Liggio.

Oggi la cooperativa Libera Terra produce un vino con il nome del partigiano vittima di cosa nostra, le uve provengono da vigne confiscate alla mafia ed è stato anche girato un film sulla sua storia

La scelta dei partigiani fu una scelta volontaria, al contrario della leva obbligatoria.

Chi scelse coscientemente di mettere in gioco la propia vita lo fece con la stessa determinazione di chi decide di fare il giudice in zone dove il fenomeno mafioso si esprime al peggio.
I giudici che combattono le cosche incarnano gli stessi ideali e la stessa determinazione dei partigiani.

C’è un passo nell’agenda di Borsellino che rende chiara la coscienza del mettere in gioco la propia vita come fecero i volontari che parteciparono alla guerra di liberazione.

Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.”

A propósito di coscienza del rischio voglio anche citare uno dei padri della nostra Costituzione, il partigiano Piero Calamandrei in una delle sue frasi più celebri pronunciata durante un discorso al teatro lirico di Milano . Oggi potrebbe apparire un po`  retorica ma vi prego di calarvi nell’atmosfera del tempo.  
“Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore….” e poi conclude:  “era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini”

La Mafia in Spagna va combattuta con l’arma della cooperazione internazionale perchè questa è la dimensione sulla quale si misurano le cosche.
Ovviamente la repressione del fenomeno mafioso è fondamentale per lo sviluppo del benessere dei cittadini. Ma l’aspetto giudiziario non può essere separato dalla denuncia , dall’informazione e dall’educazione. 

Questo è il nostro compito. Qui noi abbiamo il nostro da fare.

Dobbiamo per esempio smantellare l’idea romantica del mafioso che tanti film hanno veicolato o la credenza secondo la quale i mafiosi si fanno i loro affari e non ci riguardano. E`dovere di tutti e di ognuno denunciare i fenomeni mafiosi per permettere il naturale sviluppo della società civile.

Concludo citando ancora Borsellino che già molti anni fa aveva inquadrato la via da percorrere per battere le mafie.

 «La lotta alla mafia diceva nel discorso ai cittadini siciliani  (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità. »
Marco Cristofori, Anpi Spagna
foto Lucio Colavero

jueves, 16 de junio de 2011


La proposta di legge Fontana: "Un assalto reazionario alla storia"

L'Anpi contro la proposta di legge Fontana che riconosce giuridicamente i repubblichini di Salò."E' un assalto reazionario alla Storia, non deve passare", accusa il Comitato nazionale dell'Anpi. Questa la presa di posizione integrale.
"Un altro, gravissimo, assalto reazionario alla storia. Un’altra offesa ai combattenti per la libertà.
La proposta di legge “Fontana” (n. 3442), approvata di recente in Commissione Difesa della Camera, prevede il riconoscimento giuridico e quindi la concessione di contributi finanziari pubblici a tutte, indistintamente, le associazioni combattentistiche e d’arma. Previo il parere del Ministro della Difesa, che acquisirebbe, in tal senso, un vero e proprio strapotere".

E si spiega: "Tutte le Associazioni. Un vergognoso e pericoloso riconoscimento e lasciapassare, dunque, anche a quelle, e non sono poche, che richiamano la loro azione e la loro spinta ideale al “patriottismo” repubblichino, a quella illegittima costruzione (la R.S.I.) che contribuì fattivamente alla follia criminale e omicida dei nazisti. Un assalto, che si va così completando dopo la proposta della destra governativa di abolizione della XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista; dell’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui “crimini” dei partigiani e di un’altra sull’ “imparzialità” dei libri di storia".

"L’ANPI - si sottolinea - chiede a tutti i suoi iscritti, agli antifascisti e ai democratici di far sentire la loro voce per impedire questo ennesimo tentativo di negare la nostra storia e la Resistenza, offendendo la memoria dei Caduti per la libertà. L’impegno di tutti noi è decisivo, come nel passato quando si impedì l’approvazione della famigerata 1360 che pretendeva di equiparare i partigiani ai militi della RSI. Anche questo nuovo tentativo non deve passare".

sábado, 21 de mayo de 2011

Le adesioni alla manifestazione del 2 giugno a Milano in difesa della Costituzione


Il 2 giugno prossimo non sarà celebrata soltanto la festa della nostra amata Repubblica. Noi dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, aderendo all’iniziativa lanciata dall’ANPI, dalla CGIL e da varie associazioni celebreremo anche il più antimafioso dei testi “sacri” della nostra convivenza civile e democratica, ovvero la Costituzione. Essa nega il diritto della mafia e di ogni altra organizzazione criminale ad esistere. Non è un caso, purtroppo, che un governo zeppo di indagati per mafia, a cominciare dal suo vertice, indagato a Firenze per le stragi del 1993, e a finire con il suo mentore, Marcello Dell’Utri, che mafioso lo è già in secondo grado, abbia messo nel mirino la nostra Costituzione. Vogliono cambiarla, vogliono distruggerla, vogliono violentarla. Noi non glielo permetteremo, né ora né mai. Sonia Alfano, Presidente Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia

Io credo profondamente alla continuità morale e ideale della lotta per la dignità della persona, dall’origine della presa di coscienza umana. Nella specificità della nostra storia patria direi che il Risorgimento e quindi la Resistenza non hanno mai smesso di esistere nell’immaginario e nella prassi di tanti di noi. Oggi più che mai dobbiamo essere vigili e consapevoli del compito individuale, che si fa espressione collettiva, di essere esempi attivi e responsabili di una rivoluzione culturale ed etica nel nostro amatissimo paese. Appartenere all’ANPI, per me, oltre che naturale prosieguo di storia familiare, è un dovere e una testimonianza d’appartenenza a quell’umanità, custode di valori e contenuti, che è la parte più alta della storia. Simona Marchini

La Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto, Presidente Nando dalla Chiesa, aderisce e partecipa alla manifestazione del 2 giugno a Milano, condividendo pienamente le analisi e gli obbiettivi dei promotori. Con l'augurio e la speranza che la nostra invidiata Carta Costituzionale continui ad essere il faro della vita politica e sociale di tutti i cittadini italiani che credono in essa. Tutti a Milano.Nando Benigno,Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto
Articolo 0: l’Italia è una repubblica fondata sulla sua Costituzione che è stata redatta da uomini e donne laici, religiosi, di tutti gli schieramenti politici. Rappresenta un Paese unito nelle differenze e liberato: facciamo questo dell’Italia di oggi. Cristina Comencini

La Costituzione è come una madre. Ha partorito con resistenza e amore i principi che oggi ci rendono donne e uomini migliori.
La Costituzione è come una madre. Ascolta per rispondere, abbraccia per proteggere, si apre per consegnare libertà.
La Costituzione è come una madre, non si dimentica.
Il due giugno a Milano sarò al suo fianco.Daniela Morozzi

Aderisco pienamente all'appello per la manifestazione nazionale del 2 giugno a Milano: il suo successo contribuirà alla difesa della Costituzione repubblicana e ai suoi principi fondanti, tuttora validi e sempre più necessari per la difesa della nostra civile convivenza dai pericoli del populismo, del razzismo, della crescita delle disuguaglianze.Elena Paciotti

ARTICOLO 21 ci sarà perché il vostro appello rappresenta la sintesi dei valori nei quali ci riconosciamo e nei quali si riconoscono quanti amano la costituzione e la legalità repubblicana. Ci saremo anche per reclamare la piena applicazione dell'articolo 21 della Costituzione contro ogni bavaglio, ogni conflitto di interessi, ogni limitazione della libera espressione e circolazione delle idee, delle opinioni, della cultura, dell'arte. Ci saremo anche contro quelli che vorrebbero strappare le pagine ai libri di storia e magari cancellare la memoria della lotta di liberazione dagli orrori del nazifascismo. Ci saremo perché mai come in questo momento è davvero necessario stare "Tutti con tutti" per liberare l'Italia dal fango che rischia di travolgerla, non è più tempo di divisioni, di personalismi, di malintesi spiriti di parte o di fazione. Ci saremo perché vogliono levarci persino il diritto di essere informati e di poter liberamente votare i quesiti referendari; anche questo è l'ennesimo tentativo di calpestare la Costituzione e di oltraggiare l'ordinamento democratico. Per tutte queste ragioni saremo con voi a Milano e considerate sin d'ora questo sito e tutti quelli collegati a  vostra completa disposizione  per qualsiasi necessità. Beppe Giulietti, portavoce articolo 21, Federico Orlando, presidente, Tommaso Fulfaro, segretario, Stefano Corradino, direttore, 

Aderisco con entusiasmo. Maurizio Maggiani 

La nostra Costituzione è nata come documento di liberazione dal fascismo e impegno per un futuro non fascista. In questo senso è una Costituzione che ha nell'anti-fascismo la sua identità costitutiva permanente. I costituenti furono previdenti e lungimiranti poiché in quali che siano le forme, il fascismo e' una tentazione sempre possibile, come espressione del potere arbitrario dei pochi. Augurando a tutti gli italiani e le italiane una buona festa della Repubblica, invio all'ANPI i miei più fraterni auguri di buon lavoro nell'Italia democratica.Nadia Urbinati
Aderisco alla manifestazione del 2 giugno perché i valori e i  principi della Resistenza e la nostra Costituzione sono patrimonio irrinunciabile. Ed è nostro dovere difendere questo patrimonio, in  questo momento  a rischio. Bice Biagi

Aderisco senz'altro alla manifestazione. Sono molto preoccupato perché la democrazia, che è socialmente il miglior sistema possibile, non mi sembra abbastanza vigile e in guardia contro gli attacchi che la stanno svuotando, e mi duole che questo avvenga nella supina rassegnazione di gran parte degli italiani.Giorgio Bocca

Nei giorni di aprile del 1945, durante i quali combattevamo aspramente per ridare all'Italia quella libertà che il nazi-fascismo le aveva tolto, sicuramente non avremmo mai immaginato che un giorno, sessanta anni dopo, personaggi e forze politiche avrebbero attentato alla Costituzione, coprendo inoltre di insulti la Magistratura e la Corte Costituzionale. Il nostro Paese è già sull'orlo dell'abisso e non possiamo assistere insensibili al suo completo sfacelo. Adesso è necessario che ritroviamo quel meraviglioso slancio che ci ha portati in montagna e che diciamo BASTA con tutta la forza che abbiamo. Angelo Del Boca
Aderisco all'appello dell'ANPI, in difesa della nostra democrazia nata dalla Resistenza, fondata sulla Costituzione, che un governo indegno, che oltraggia la magistratura, la scuola pubblica, vorrebbe snaturare. Occorre una nuova resistenza contro questi subdoli tentativi di cancellare i valori della democrazia.Margherita Hack
Aderisco alla manifestazione del due giugno perché i valori della Nostra Costituzione sono fondativi di un patto per nuova idea di società democratica fatta di esseri umani uguali, liberi, riscattati da ogni forma di oppressione e di sfruttamento. Moni Ovadia

Aderiamo alla manifestazione del 2 giugno per difendere, oltre che per festeggiare, la nostra Repubblica e la nostra Costituzione, nata dall'Antifascismo e dalla Resistenza. Proprio ora che sembra stia iniziando a soffiare un tanto atteso vento di cambiamento, non dobbiamo abbassare la guardia contro tutte le forme di fascismo, vecchie e nuove. Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni
Aderisco alla manifestazione perché i partigiani che hanno lottato per liberare il mio Paese dal fascismo sono l’unico punto di riferimento chiaro e limpido per chi vuole il ritorno di una piena e coerente democrazia. E’ il momento di una nuova resistenza. Coraggiosa. E combattiva. Lidia Ravera

Il 2 giugno è un'occasione per tutti di aderire ai principi sacri per ogni essere vivente di libertà, di uguaglianza nella diversità, di democrazia in un momento così brutto della nostra storia, per non assecondare le follie anticostituzionali, e il sonno indotto delle nostre provate coscienze.Giorgia Todrani (in arte “Giorgia”)

sábado, 7 de mayo de 2011

Spaghetti Bcn ci dedica un articolo


Da pochi mesi è attiva a Madrid la sede spagnola di Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). Per adesso sono pochi (una quindicina di tesserati), ma il “neonato” vuole crescere e richiamare in tutta la Spagna coloro che si riconoscano negli ideali fondatori della Repubblica Italiana: lotta antifascista e salvaguardia della Costituzione.
Per essere una sezione, vera e propria, abbiamo bisogno di essere in 20”, dichiara il presidente Marco Cristofori, fotografo romano residente a Madrid da una decina d’anni. “E contiamo di arrivarci presto, anche perché da alcuni anni l’iscrizione è aperta a tutti … cominciando ad “estinguersi” in modo naturale i padri fondatoridell’associazione.
Con questa iniziativa è stata infusa nuova linfa nelle vene di questo gruppo di lottatori, che combatteva nelle campagne italiane e che negli ultimi tempi stava un poco languendo. Nel mondo, vi sono oggi circa 130.000 associati.
In Italia sta diventando un vero fenomeno. Stiamo assistendo a una rinascita e a un avvicinamento da parte di molti giovani. C’è un bisogno di ripartire da punti fermi, da certi valori che stavano pericolosamente entrando nel dimenticatoio.
Tra le iniziative di Anpi Spagna: la diffusione dei comunicati della sezione nazionale; l’organizzazione di dibattiti; la diffusione di film; l’organizzazione di concerti di artisti italiani in Spagna …
Ma, è soprattutto la difesa dei valori e la protezione della Costituzione che caratterizza il fulcro delle attività dell’associazione che, in sintonia con i tempi, si è fatta “global” e ha oggi sedi in tutta Europa: Repubblica Ceca (una delle prime extra-territorio), Francia, Germania, Inghilterra …
E, nel ricordo delle brigate internazionali accorse per appoggiare la Repubblica spagnola nella lotta contro il Generalissimo Franco…. poteva mancare una sede in Spagna?
Per aderire all’Associazione, aiutarla a crescere nella Penisola Iberica, e condividerne principi e ideali, occorrono soltanto 15 euro.
Tutte le informazioni sulla pagina FaceBook di ANPI Spagna:http://www.facebook.com/anpi.spagna