jueves, 26 de mayo de 2011

Porquè....hay que ir a Milano


Noi, lo scorso anno a Milano, abbiamo festeggiato il 2 giugno con una grande manifestazione
che affermava il legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione, riconoscendo le loro
comuni radici nella Resistenza, quale moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese
dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato l’Italia.
La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della Repubblica pongono un suggello al
Risorgimento ed a una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere gli Italiani, non più
e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale!
La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile
In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:
- i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica;
- la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, egualmente
riconosciuti a tutti. A partire dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli impedimenti
e gli ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo;
- l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), compreso quello
dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi.
La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o
innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire.
Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può entrare
in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione.
Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni
di garanzia, finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui si basa la civile convivenza
e sulle quali si può costruire, per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza per il
futuro.
Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte Costituzionale ed alla Magistratura, le
surrettizie proposte di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come quella di abolire il
divieto di ricostituzione del Partito Fascista.
Il 12 e 13 giugno si voterà per i referendum.
I Beni Comuni sono obiettivi della società solidale e prospettiva di salvezza del pianeta.
I referendum sono uno strumento di democrazia diretta tutelati dall’articolo 42 della
Costituzione.
Noi non ci rassegniamo!
Per questi motivi chiediamo ancora una volta a tutti coloro che si riconoscono nei principi
fondamentali della Carta Costituzionale e nei suoi fini, di dare luogo il prossimo 2 Giugno a
Milano ad una grande manifestazione contro ogni tentativo di modificare i principi fondamentali
della Costituzione e il significato storico e sociale della proclamazione della Repubblica.
Comitato 2 giugno.
Insieme per la Costituzione
Repubblicana


IL COMITATO PROMOTORE:
- Acli - Casa della Cultura
- Anpi Nazionale - CGIL
- Arci - Il Popolo Viola Milano
- Associazione Adesso Basta - Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie
- Associazione Culturale Punto Rosso - Libertà e Giustizia
- Casa della Carità

sábado, 21 de mayo de 2011

Le adesioni alla manifestazione del 2 giugno a Milano in difesa della Costituzione


Il 2 giugno prossimo non sarà celebrata soltanto la festa della nostra amata Repubblica. Noi dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, aderendo all’iniziativa lanciata dall’ANPI, dalla CGIL e da varie associazioni celebreremo anche il più antimafioso dei testi “sacri” della nostra convivenza civile e democratica, ovvero la Costituzione. Essa nega il diritto della mafia e di ogni altra organizzazione criminale ad esistere. Non è un caso, purtroppo, che un governo zeppo di indagati per mafia, a cominciare dal suo vertice, indagato a Firenze per le stragi del 1993, e a finire con il suo mentore, Marcello Dell’Utri, che mafioso lo è già in secondo grado, abbia messo nel mirino la nostra Costituzione. Vogliono cambiarla, vogliono distruggerla, vogliono violentarla. Noi non glielo permetteremo, né ora né mai. Sonia Alfano, Presidente Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia

Io credo profondamente alla continuità morale e ideale della lotta per la dignità della persona, dall’origine della presa di coscienza umana. Nella specificità della nostra storia patria direi che il Risorgimento e quindi la Resistenza non hanno mai smesso di esistere nell’immaginario e nella prassi di tanti di noi. Oggi più che mai dobbiamo essere vigili e consapevoli del compito individuale, che si fa espressione collettiva, di essere esempi attivi e responsabili di una rivoluzione culturale ed etica nel nostro amatissimo paese. Appartenere all’ANPI, per me, oltre che naturale prosieguo di storia familiare, è un dovere e una testimonianza d’appartenenza a quell’umanità, custode di valori e contenuti, che è la parte più alta della storia. Simona Marchini

La Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto, Presidente Nando dalla Chiesa, aderisce e partecipa alla manifestazione del 2 giugno a Milano, condividendo pienamente le analisi e gli obbiettivi dei promotori. Con l'augurio e la speranza che la nostra invidiata Carta Costituzionale continui ad essere il faro della vita politica e sociale di tutti i cittadini italiani che credono in essa. Tutti a Milano.Nando Benigno,Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto
Articolo 0: l’Italia è una repubblica fondata sulla sua Costituzione che è stata redatta da uomini e donne laici, religiosi, di tutti gli schieramenti politici. Rappresenta un Paese unito nelle differenze e liberato: facciamo questo dell’Italia di oggi. Cristina Comencini

La Costituzione è come una madre. Ha partorito con resistenza e amore i principi che oggi ci rendono donne e uomini migliori.
La Costituzione è come una madre. Ascolta per rispondere, abbraccia per proteggere, si apre per consegnare libertà.
La Costituzione è come una madre, non si dimentica.
Il due giugno a Milano sarò al suo fianco.Daniela Morozzi

Aderisco pienamente all'appello per la manifestazione nazionale del 2 giugno a Milano: il suo successo contribuirà alla difesa della Costituzione repubblicana e ai suoi principi fondanti, tuttora validi e sempre più necessari per la difesa della nostra civile convivenza dai pericoli del populismo, del razzismo, della crescita delle disuguaglianze.Elena Paciotti

ARTICOLO 21 ci sarà perché il vostro appello rappresenta la sintesi dei valori nei quali ci riconosciamo e nei quali si riconoscono quanti amano la costituzione e la legalità repubblicana. Ci saremo anche per reclamare la piena applicazione dell'articolo 21 della Costituzione contro ogni bavaglio, ogni conflitto di interessi, ogni limitazione della libera espressione e circolazione delle idee, delle opinioni, della cultura, dell'arte. Ci saremo anche contro quelli che vorrebbero strappare le pagine ai libri di storia e magari cancellare la memoria della lotta di liberazione dagli orrori del nazifascismo. Ci saremo perché mai come in questo momento è davvero necessario stare "Tutti con tutti" per liberare l'Italia dal fango che rischia di travolgerla, non è più tempo di divisioni, di personalismi, di malintesi spiriti di parte o di fazione. Ci saremo perché vogliono levarci persino il diritto di essere informati e di poter liberamente votare i quesiti referendari; anche questo è l'ennesimo tentativo di calpestare la Costituzione e di oltraggiare l'ordinamento democratico. Per tutte queste ragioni saremo con voi a Milano e considerate sin d'ora questo sito e tutti quelli collegati a  vostra completa disposizione  per qualsiasi necessità. Beppe Giulietti, portavoce articolo 21, Federico Orlando, presidente, Tommaso Fulfaro, segretario, Stefano Corradino, direttore, 

Aderisco con entusiasmo. Maurizio Maggiani 

La nostra Costituzione è nata come documento di liberazione dal fascismo e impegno per un futuro non fascista. In questo senso è una Costituzione che ha nell'anti-fascismo la sua identità costitutiva permanente. I costituenti furono previdenti e lungimiranti poiché in quali che siano le forme, il fascismo e' una tentazione sempre possibile, come espressione del potere arbitrario dei pochi. Augurando a tutti gli italiani e le italiane una buona festa della Repubblica, invio all'ANPI i miei più fraterni auguri di buon lavoro nell'Italia democratica.Nadia Urbinati
Aderisco alla manifestazione del 2 giugno perché i valori e i  principi della Resistenza e la nostra Costituzione sono patrimonio irrinunciabile. Ed è nostro dovere difendere questo patrimonio, in  questo momento  a rischio. Bice Biagi

Aderisco senz'altro alla manifestazione. Sono molto preoccupato perché la democrazia, che è socialmente il miglior sistema possibile, non mi sembra abbastanza vigile e in guardia contro gli attacchi che la stanno svuotando, e mi duole che questo avvenga nella supina rassegnazione di gran parte degli italiani.Giorgio Bocca

Nei giorni di aprile del 1945, durante i quali combattevamo aspramente per ridare all'Italia quella libertà che il nazi-fascismo le aveva tolto, sicuramente non avremmo mai immaginato che un giorno, sessanta anni dopo, personaggi e forze politiche avrebbero attentato alla Costituzione, coprendo inoltre di insulti la Magistratura e la Corte Costituzionale. Il nostro Paese è già sull'orlo dell'abisso e non possiamo assistere insensibili al suo completo sfacelo. Adesso è necessario che ritroviamo quel meraviglioso slancio che ci ha portati in montagna e che diciamo BASTA con tutta la forza che abbiamo. Angelo Del Boca
Aderisco all'appello dell'ANPI, in difesa della nostra democrazia nata dalla Resistenza, fondata sulla Costituzione, che un governo indegno, che oltraggia la magistratura, la scuola pubblica, vorrebbe snaturare. Occorre una nuova resistenza contro questi subdoli tentativi di cancellare i valori della democrazia.Margherita Hack
Aderisco alla manifestazione del due giugno perché i valori della Nostra Costituzione sono fondativi di un patto per nuova idea di società democratica fatta di esseri umani uguali, liberi, riscattati da ogni forma di oppressione e di sfruttamento. Moni Ovadia

Aderiamo alla manifestazione del 2 giugno per difendere, oltre che per festeggiare, la nostra Repubblica e la nostra Costituzione, nata dall'Antifascismo e dalla Resistenza. Proprio ora che sembra stia iniziando a soffiare un tanto atteso vento di cambiamento, non dobbiamo abbassare la guardia contro tutte le forme di fascismo, vecchie e nuove. Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni
Aderisco alla manifestazione perché i partigiani che hanno lottato per liberare il mio Paese dal fascismo sono l’unico punto di riferimento chiaro e limpido per chi vuole il ritorno di una piena e coerente democrazia. E’ il momento di una nuova resistenza. Coraggiosa. E combattiva. Lidia Ravera

Il 2 giugno è un'occasione per tutti di aderire ai principi sacri per ogni essere vivente di libertà, di uguaglianza nella diversità, di democrazia in un momento così brutto della nostra storia, per non assecondare le follie anticostituzionali, e il sonno indotto delle nostre provate coscienze.Giorgia Todrani (in arte “Giorgia”)

martes, 17 de mayo de 2011

Il voto, voglia di normalità


Non sappiamo se è davvero cominciato a soffiare il vento del cambiamento. Di certo, però, qualcosa è avvenuto nel profondo  dell’opinione pubblica.
Sì, il risultato elettorale di Milano – e non solo – sicuramente segnala una reazione forte e determinata all’ondata di volgarità, arroganza, cinismo, bugie, maschilismo, che il governo Berlusconi ha scaricato addosso agli italiani con sistematica regolarità in tutti questi anni.
C'è da esserne felici. Non per spirito di parte. Non ci interessa chi ha vinto e chi vincerà, ci interessa – e molto – che forse, finalmente, comincia ad affermarsi una voglia di normalità, l’idea di una politica al servizio dei cittadini, anche di quelli che magari non la pensano come i vincitori ma che hanno comunque il diritto a essere rispettati.
Una concezione della politica che si basa sul confronto pacato delle idee, che non sopporta più le risse, le aggressioni, gli insulti, le maligne quanto false insinuazioni.
Una politica che si riconosce figlia della nostra bella e inattuata Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla lotta al nazifascismo.

Senza troppo girare intorno: forse quello che si sta affermando è l’esigenza di una destra normale, nella più classica tradizione europea. Rigorosa ma insieme democratica e antifascista. Esattamente come in Francia, in Germania, in Inghilterra, in Spagna.
Non vogliamo illuderci. Siamo consapevoli che riparare ai guasti provocati da più di quindici anni di “sgoverno” sarà operazione difficile e lenta. Operare al servizio della democrazia, utilizzando le regole della democrazia, è mestiere faticoso che impone prudenza, moderazione, lungimiranza.
La strada è tutt’altra che sgombra. Le macerie del berlusconismo sono ancora tutte sparpagliate sulla coscienza del Paese che però forse comincia a rendersi conto che così non va, che le martellate continue alla magistratura, alla Corte costuzionale, al presidente della Repubblica, stanno facendo danni enormi.
Il voto di domenica e lunedì ci regala un po’ di speranza che vogliamo tenerci ben stretta. Per due settimane deve essere il combustibile attivo per il nostro ottimismo. Cambiare si può. E si deve.

Mich. Urb

lunes, 16 de mayo de 2011

Il 2 giugno festeggiamo la Repubblica e difendiamo la Costituzione


Il 2 giugno una grande

manifestazione per la 

Repubblica e la 

difesa della Costituzione




La festa del 2 giugno? Una grande manifestazione 
per la Repubblica e la Costituzione. Questo il significato 
dell'appello che il Comitato promotore lancia in vista delle 
celebrazioni per il 2 giugno. 
Questo il testo dell'appello.
"Noi, lo scorso anno a Milano, abbiamo festeggiato
il 2 giugno con una grande manifestazione che affermava
il legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione,
riconoscendo le loro comuni radici nella Resistenza, quale
moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese
dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato
l’Italia.
La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della
Repubblica pongono un suggello al Risorgimento ed a
una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere
gli Italiani, non più e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale!
La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile. In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:
i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza
alla vita sociale e politica;
la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di
cittadinanza, egualmente riconosciuti a tutti. A partire
dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli
impedimenti e gli ostacoli e creando le condizioni al
suo esercizio effettivo;
l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo,
esecutivo, giudiziario), compreso quello dell’informazione;
e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi.
La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in
cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si
può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire. Oggi
questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque
la stessa democrazia può entrare in crisi e correre rischi
di svuotamento e di involuzione.
Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza
parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni di garanzia,
finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui
si basa la civile convivenza e sulle quali si può costruire,
per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza
per il futuro.
Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte
Costituzionale ed alla Magistratura, le surrettizie proposte
di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come
quella di abolire il divieto di ricostituzione del Partito Fascista.
Non casuali, crediamo altresì, sono i tentativi tardivi del
Governo di artificiose modifiche di legge sui temi posti
all’attenzione della popolazione dai prossimi referendum
su acqua, nucleare e legittimo impedimento; questi escamotage
legislativi tendono esclusivamente a vanificare il diritto al
voto delle elettrici e
degli elettori.
Noi non ci rassegniamo!
PER QUESTI MOTIVI CHIEDIAMO ANCORA UNA
VOLTA A TUTTI COLORO CHE SI RICONOSCONO
NEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA
CARTA COSTITUZIONALE E NEI SUOI FINI, DI DARE
LUOGO IL PROSSIMO 2 GIUGNO A MILANO AD UNA GRANDE MANIFESTAZIONE
CONTRO OGNI TENTATIVO DI MODIFICARE I PRINCIPI
FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE E IL
SIGNIFICATO STORICO E SOCIALE DELLA
PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA.
IL COMITATO PROMOTORE:
- ACLI
- ANPI Nazionale
- ARCI
- Associazione Adesso Basta
- Associazione Culturale Punto Rosso
- Casa della Carità
- Casa della Cultura
- CGIL
- Il Popolo Viola Milano
- Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie.
- Libertà e Giustizia

jueves, 12 de mayo de 2011

Carlo Smuraglia: “il Governo ha oltrepassato ogni limite”




Ancora una volta, da parte di esponenti del Governo, si è oltrepassato ogni limite, con rinnovati attacchi alla Magistratura, con l'incredibile aggressione verbale nei confronti di una Magistrata della Procura della Repubblica di Milano, con la proposta di ridimensionamento dei poteri del Presidente della Repubblica, con correlativo aumento di poteri in favore del Governo, con riferimenti irrispettosi nei confronti della Corte Costituzionale e relative proposte di modifica, insomma con rinnovate ed esasperate manifestazioni di spregio nei confronti delle istituzioni di garanzia. Il tutto accompagnato dalla dimostrazione di una inequivocabile vocazione autoritaria e dall'incredibile proposta di una commissione parlamentare d'inchiesta sull'operato di alcuni settori della magistratura.

Ritengo che queste dichiarazioni e proposte, assieme ai continui attacchi alla Costituzione, siano insopportabili per tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia e ritengono che una corretta convivenza civile non possa che fondarsi sul confronto e sul rispetto delle regole, delle istituzioni e delle persone, nonché su principi intangibili come quello della divisione dei poteri.

Valuterà il prossimo Comitato Nazionale dell'ANPI le iniziative che sarà opportuno adottare affinché questo “Paese smarrito “ (nel quale, oltretutto, si plaude ad un imprenditore condannato per la morte atroce di otto lavoratori e si considera la sicurezza del lavoro come un “lusso” che il Paese non può permettersi) possa tornare ad essere quella democrazia fondata sul lavoro, sull'uguaglianza, sulla dignità che fu sognata dai combattenti per la libertà e realizzata da una Costituzione che, per i principi ed i valori che rappresenta, deve essere cara al cuore ed alla ragione di tutti gli italiani.

Il Presidente Nazionale dell'ANPI
Carlo Smuraglia 

lunes, 9 de mayo de 2011

MCR a Madrid

Grazie a Anpi Spagna e A Madrid si muove un' altra Italia i Modena City Ramblers sono tornati nella capitale spagnola
Multimedia su youtube

sábado, 7 de mayo de 2011

Spaghetti Bcn ci dedica un articolo


Da pochi mesi è attiva a Madrid la sede spagnola di Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). Per adesso sono pochi (una quindicina di tesserati), ma il “neonato” vuole crescere e richiamare in tutta la Spagna coloro che si riconoscano negli ideali fondatori della Repubblica Italiana: lotta antifascista e salvaguardia della Costituzione.
Per essere una sezione, vera e propria, abbiamo bisogno di essere in 20”, dichiara il presidente Marco Cristofori, fotografo romano residente a Madrid da una decina d’anni. “E contiamo di arrivarci presto, anche perché da alcuni anni l’iscrizione è aperta a tutti … cominciando ad “estinguersi” in modo naturale i padri fondatoridell’associazione.
Con questa iniziativa è stata infusa nuova linfa nelle vene di questo gruppo di lottatori, che combatteva nelle campagne italiane e che negli ultimi tempi stava un poco languendo. Nel mondo, vi sono oggi circa 130.000 associati.
In Italia sta diventando un vero fenomeno. Stiamo assistendo a una rinascita e a un avvicinamento da parte di molti giovani. C’è un bisogno di ripartire da punti fermi, da certi valori che stavano pericolosamente entrando nel dimenticatoio.
Tra le iniziative di Anpi Spagna: la diffusione dei comunicati della sezione nazionale; l’organizzazione di dibattiti; la diffusione di film; l’organizzazione di concerti di artisti italiani in Spagna …
Ma, è soprattutto la difesa dei valori e la protezione della Costituzione che caratterizza il fulcro delle attività dell’associazione che, in sintonia con i tempi, si è fatta “global” e ha oggi sedi in tutta Europa: Repubblica Ceca (una delle prime extra-territorio), Francia, Germania, Inghilterra …
E, nel ricordo delle brigate internazionali accorse per appoggiare la Repubblica spagnola nella lotta contro il Generalissimo Franco…. poteva mancare una sede in Spagna?
Per aderire all’Associazione, aiutarla a crescere nella Penisola Iberica, e condividerne principi e ideali, occorrono soltanto 15 euro.
Tutte le informazioni sulla pagina FaceBook di ANPI Spagna:http://www.facebook.com/anpi.spagna

domingo, 1 de mayo de 2011

1 Maggio. IL LAVORO PRECARIO RAFFORZA LE MAFIE



FOTO Franco Zecchin. 
La moglie e le figlie di Benedetto Grado sul luogo dell'omicidio, 
Palermo, 1983

Madrid, 1 de mayo 2010
Vivimos en una sociedad en la que la precariedad es cada vez más presente.
Jovenes, mujeres, adultos y mayores se sienten desamparados y se han quedado sin palabra y sin acción obligados a vivir una crisis planeada y provocada por el Capitalismo global, que considera a los trabajadores y las trabajadoras como mercancia.
Sabemos que el fomento y el desarrollo de una política del trabajo son el fundamento de cualquier rescate social, individual y colectivo.
Sabemos que sin el apoyo de las leyes y de la sociedad no se puede hacer nada y que dejar en la precariedad y empobrecida a demasiada ciudadanía es la forma para hacerse con una idea de sociedad libre, democratica y participada. Estamos convencidos que en Italia, en España, en Europa y en el mundo hace falta una renovación política y social. No hay que acompañar el cambio sólo con palabras sino actuarlo con hechos. Manifestamos para afirmar nuestro empeño en la construcción de una realidad social en que las diferencias, lo nuevo, la creatividad sean valores y no elementos de diferencias. Creemos en la Política y que la Política es el banco de prueba en que se mide una Sociedad, queremos una nueva organización del trabajo.
Gritamos todos y todas junt@s y a gran voz el Articulo 1 de nuestra Constitución y la compartimos con quienes se reconozcan en el:
Italia es una republica democrática fundada en el valor del trabajo
Desde el año pasado nos manifestamos como red en Madrid preocupados por el derecho al trabajo humano y libre de mafias. En Italia, en España, en Europa y en el mundo, las mafias son cada vez más fuertes y organizadas. A través de las politicas de los estados, de las multinacionales y de las organizaciones financeras sin escrupulos y enfermizas, quieren ejercer el dominio del mundo a toda cuesta.
Todo el mundo tiene que saber quienes son las Mafias y cómo envuelven totalmente nuestras vidas y la sociedad, ofreciéndoles a la ciudadanía trabajo y protección que el Estado no logra garantizar por haberse hecho debil a causa de las mismas leyes que los grupos mafiosos y corrupctos obligan a asumir en cambio de aparentes ayudas economicas y financeras.
Ese nuevo modelo de vida se aleja de la democracia, de la justicia y de las libertades, obligando la ciudadanía y la sociedad a vivir en un estado de miedo, de control y de violencia.
DECIMOS NO A TODO ESTO.
¡DEJAD ESPACIO AL TRABAJO HUMANO
FUERA DE LA LOGICA CRIMINAL DE LAS MAFIAS!
Manifestemonos bajo el lema
El trabajo precario refuerza las mafias
porqué A Madrid se mueve otra Italiaantifascista y antimafia, que quiere construir otra sociedad posible, superando esos limites nacionales impuestos y recuperando los valores y los ideales internacionalistas de los trabajadores y las trabajadoras unid@s por todo el mundo y compartirlos con quienes se reconozcan en ello.
1 Maggio 1947. Masacre en Portella della Ginestra (Palermo, Sicilia, Italia)
En la llanura entre Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato y San Cipriello, la ciudadanía siempre había manifestado el 1 de mayo. Ese año los campesinos llegaron numerosos para manifestarse a favor de mejores condiciones laborales y para celebrar la victoria de la izquierda reunida en el Bloque Popular en las primeras elecciones autonómicas del 20 de abril en Sicilia, despues de la II guerra mundial y de la guerra civil que habían traido la democracía en Italia. De repente desde las colinas alguien empezó a disparar con rifles y ametralladorsa sobre la multitud. El ataque duró más de 20 minutos. Oficialmente hubo 11 muertos y 27 heridos. En realidad los muertos fueron más, contando los que fallecieron días después y los heridos llegaron a ser 65.
Fallecieron: Margherita Clesceri  (madre de 6 hijos), Giorgio Cusenza, Castrense Intravaia (18 años), Vincenzina La Fata (8 años), Serafino Lascari (15 años), Giovanni Megna, Francesco Vicari, Vito Allotta (19 años), Giuseppe Di Maggio (13 años) Filippo Di Salvo, Giovanni Grifò (12 años), Provvidenza Greco, Vincenza Spina, Vincenzo La Rocca. Hay que contar también el campesino Emanuele Busellini, matado por los asesinos camino al lugar de la matanza.
Los ejecutores de la matanza fueron identificados en los bandidos de la Banda Giuliano pero los cerebros y mandantes nunca fueron encontrados. Hubo rumores sobre mafiosos y políticos conservadores, estudios recientes han buscado relaciones entre formaciones fascistas y el espionaje estadounidense. En el 1952 el juicio se concluyó con la condena de los banditos, sin embargo el jefe Salvatore Giuliano ya había muerto en 1950 por mano de los carabineros y se llevó sus secretos en el ataúd. El bandido Gaspare Pisciotta estaba a punto de hacer revelaciones sobre la matanza pero murió envenenado en la cárcel en 1954.
Después de la matanza el panorama político de la región cambió rápidamente. A nivel nacional se rompe la unidad procedente de la lucha antifascista y también en Palermo se forma un gobierno que excluye la izquierda. En las elecciones nacionales del 18 de abril 1948 la Democracia Cristiana obtuvo mayoría relativa.
Dirigentes del movimiento campesino siguieron cayendo pero continuaba también la lucha por la reforma agraria con la ocupación de las tierras y la huelga al revés, o sea la cultivación de las tierras ocupadas. El 27 de diciembre de 1950 se lanza por fin la reforma agraria. Se sortearon 99 mil hectáreas divididas en 17 mil lotes, pero se excluye a las cooperativas, que habían gestionado en los años anteriores más de 86 mil hectáreas. Además, a menudo las tierras concedidas eran improductivas y el sorteo individual era una clara señal para desmantelar las cooperativas.
“Es un desafío que el bloque borbónico y su brazo armado, la mafia, lanza a los trabajadores que celebran el 1 de mayo. Es un desafío lanzado a la democracia republicana, un ataque a los trabajadores sicilianos, a los campesinos sicilianos, a los ciudadanos honestos que celebraban el éxito de la lucha por la liberación y la victoria del 20 de abril, que en la jornada de la fiesta del trabajo de ayer civilmente afirmaban la voluntad de avanzar hacia un futuro de libertad y prosperidad. Pero el desafío de la bestia es también contra el Estado, contra la nueva Republica democrática y es la más genuina y odiosa expresión de cómo las fuerzas de los latifundistas y de sus fuerzas armadas, la mafia, entienden la autonomía siciliana” (Girolamo Li Causi, secretario del Partido Comunista en Sicilia, 2 de mayo de 1947).
Adhesiones: Asociación A Madrid si muove un’altra Italia (En Madrid se mueve otra Italia), Asociación ANPI Spagna (Asociación Nacional Partisanos de Italia), BlogMujeres libres de engañosSEL-Madrid (grupo politico italiano Sinistra Ecologia y Libertad), PD Giovani – Madrid (grupo politico italiano Partito Democratico).
Info:  http://amadridsimuoveunaltraitalia.wordpress.com + grupo en facebook;http://anpispagna.blogspot.com + grupo en facebook; Sinistra Ecologia Libertá Madrid grupo en facebook; Mujeres libres de engaños enwww.alarmemos.blogspot.com y grupo en facebook; PD giovani Madrid grupo en facebook.