tag:blogger.com,1999:blog-38296751846377938542024-02-19T14:47:41.062-08:00ANPI SPAGNA - ESPAÑABlog dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia in SpagnaUnknownnoreply@blogger.comBlogger54125tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-12325148869502079542011-11-29T10:06:00.000-08:002011-11-29T10:06:12.256-08:00PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI !<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCy8HNgIeD6LQsaO9slIwgB0ykdls5q8uRz70K7rbxPYtDBD_r18DRXgOYqj-lepnl-Wc5LN05fhJWaYN-DWPH5snWoC725OrT7EippKH1zQOf1hnpMMm6JbnJ0tu9lQvVfZEsKQnimw0X/s1600/Stella+Garibaldi++copia+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCy8HNgIeD6LQsaO9slIwgB0ykdls5q8uRz70K7rbxPYtDBD_r18DRXgOYqj-lepnl-Wc5LN05fhJWaYN-DWPH5snWoC725OrT7EippKH1zQOf1hnpMMm6JbnJ0tu9lQvVfZEsKQnimw0X/s320/Stella+Garibaldi++copia+2.jpg" width="320" /></a></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></div>Il simbolo di ANPI SPAGNA dedicato alla XII Brigata Internazionale Garibaldi, i valorosi combattenti che accorsero in difesa della Repubblica Spagnola attaccata da Franco</span>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-17072819029954914822011-11-27T11:11:00.000-08:002011-11-27T11:11:01.286-08:00ANPI SPAGNA AL CONVEGNO ORGANIZZATO DA ALTRA ITALIA A BCN<!--StartFragment--> <br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">«Nella vita talvolta è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza» Sandro Pertini, <i>Un partigiano come presidente <o:p></o:p></i></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">Buon pomeriggio a tutti,<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">le tematiche trattate e lo spirito che pervade i lavori di questo convegno,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sono senz’altro condivisi dall' ANPI SPAGNA, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“XII Brigada Internacional Garibaldi”, alla sua prima uscita pubblica come neonata sezione spagnola<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dell’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">L’ANPI fu costituita il 6 giugno 1944 a Roma dal CLN del Centro Italia mentre nel Nord della nostra Penisola era ancora in corso la guerra di Liberazione.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L’associazione riuniva inizialmente uomini e donne<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>partigiani nella Resistenza contro l’occupazione nazifascista.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Suo scopo principale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>era quello di restituire al Paese una piena libertà, favorendo un regime di democrazia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>volto a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>impedire<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo. Successivamente, con la riconquista delle libertà democratiche e con l’avvento della Repubblica, l’impegno dell’ANPI è proseguito, con identica determinazione morale, in difesa della Costituzione e delle istituzioni democratiche. Nella lotta alle nuove (molte) forme di fascismo,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l’ANPI ha trasposto, perpetuandoli, i valori e gli ideali che mossero<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il nostro Paese alla Resistenza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e alla Liberazione dal nazifascismo. Il ruolo dell’'ANPI va quindi ben oltre quello, sia pur imprescindibile, di conservazione della memoria storica della nostra Resistenza. A riprova di ciò, il fatto che gli iscritti (oltre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>100 mila, con un’adesione importante anche da parte dei più giovani)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sono in costante aumento, nonostante la scomparsa degli ultimi partigiani combattenti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">I partigiani non muoiono”</i> sottolineava Raimondo Ricci, presidente nazionale dell’Associazione, durante l’ultimo congresso nazionale svoltosi quest’anno a Torino. In tal senso va intesa la decisione di modificare lo statuto dell'ANPI circa un quinquennio fa, permettendo l'iscrizione (in qualità, appunto di "antifascisti") a tutti coloro che intendono impegnarsi per conservare, tutelare e diffondere i valori dell’antifascismo. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">ANPI Spagna, con sede a Madrid ma con iscritti in tutta la penisola Iberica, incluso il Portogallo, è nata ed opera proprio con questo spirito. Sensibile, alle istanze e alle rivendicazioni degli <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Indignados</i>, ANPI Spagna è orgogliosa del fatto che i valori da essa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tramandati e difesi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>siano alla base del movimento iniziato nella Puerta del Sol. Tra gli ispiratori c’è<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>infatti Stéphane Hessel,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un ex partigiano membro della Resistenza francese. Sopravvissuto alla deportazione al campo di concentramento di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Buchenwald e membro della commissione redattrice della dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>questo veterano di 94 anni con il suo libro- appello<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Indignez-vous”( che ha ispirato poi il nome del movimento), ha esortato le nuove generazioni ad indignarsi perché “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">il motore della Resistenza era l’indignazione”</i>, e perché’ “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">l’indifferenza è il peggiore di tutti gli atteggiamenti”</i>. </span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Alla luce delle vicende politiche che stiamo vivendo e sulle quali l’Associazione esprime la sua nota di preoccupazione, la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>riflessione di Antonio Gramsci sul tema dell’indifferenza<a href="" name="_GoBack"></a> appare più che mai lucida e attuale: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. <o:p></o:p></i></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.”<o:p></o:p></span></i></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">L’ANPI ha seguito<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con viva partecipazione le tante vicende che hanno segnato la storia del nostro Paese, contrastando tutti gli attacchi alla Costituzione e alle Istituzioni democratiche e opponendosi a tutti i<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tentativi, più o meno mascherati, di revisionismo storico di questi ultimi anni.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Per esempio la battaglia contro il progetto di legge 1360/2008, fortunatamente bloccato, con cui il dimissionario Governo intendeva equiparare i repubblichini di Salò ai partigiani,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>istituendo una medesima onorificenza per entrambi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sempre in difesa della memoria, l’impegno dell'ANPI si è poi profuso contro la proposta di legge Fontana (n.3442/2010), il provvedimento che di fatto<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>prevede il riconoscimento della personalità giuridica anche per le associazioni dei combattenti di Salò.</span><span class="apple-converted-space"><span lang="IT" style="color: #454545; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span></span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">La dura<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>opposizione dell’ANPI contro la legge Fontana ha avuto il sostegno, tra l’altro,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di molti Comuni italiani. </span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Nell'agosto 2011 </span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">si è poi conclusa</span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"> </span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">con esito positivo </span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>battaglia per ripristinare le festività civili del 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, minacciate di essere cancellate dalle manovre finanziarie. Ricordiamo infine il sostegno dato alle vittoriose campagne referendarie.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p></o:p></i></span></div><div style="background: white; line-height: 200%; text-align: justify;"><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Convinti che il futuro appartenga alla non violenza perché,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>diceva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sartre</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-bidi-font-family: "";">, </span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">il ricorso alla violenza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>contro la violenza è l’unico mezzo sicuro per perpetuarla</span></i><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">, concludiamo il nostro intervento con una citazione di uno dei nostri migliori presidenti della Repubblica, partigiano, Sandro Pertini (alla cui memoria ANPI Spagna dedicherà una targa, nella Piazza Sandro Pertini di Madrid, in collaborazione con il vicinato) «Giovani, armate il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purché la vostra scelta presupponga il principio di libertà, se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine sarebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto a essere sempre degli uomini in piedi».<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Per sostenere l’Associazione in questi giorni è in corso la campagna di tesseramento 2012. I recapiti sono: <o:p></o:p></span></div><h3 style="background: white; line-height: 14.4pt; mso-list: l0 level3 lfo1; text-align: justify;"><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-family: Verdana; mso-fareast-font-family: Verdana;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><span lang="IT"><a href="mailto:anpispagna@gmail.com"><span style="font-family: Verdana;">anpispagna@gmail.com</span></a></span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; font-weight: normal; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></h3><h3 style="background: white; line-height: 14.4pt; mso-list: l0 level3 lfo1; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Times; mso-fareast-font-family: Times;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><span lang="IT" style="color: #333333; font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; font-weight: normal; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">su Facebook: ANPI SPAGNA</span><span lang="IT" style="font-size: 10.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></h3><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: 200%; margin-top: 12.0pt; text-align: justify;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt; line-height: 200%;">Grazie a tutti<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt;">Cristina Visentin<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="font-family: Verdana; font-size: 11.0pt;">ANPI SPAGNA<o:p></o:p></span></div><!--EndFragment-->Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-75669699480819944192011-11-08T12:34:00.000-08:002011-11-08T12:34:43.443-08:00¡¡¡ HASTA SIEMPRE ONORINA !!!<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: georgia, times, serif; font-size: 16px;"></span><br />
<div id="info" style="border-bottom-color: rgb(204, 204, 204); border-bottom-style: none; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-color: rgb(204, 204, 204); border-left-style: none; border-left-width: 0px; border-right-color: rgb(204, 204, 204); border-right-style: none; border-right-width: 0px; border-top-color: rgb(204, 204, 204); border-top-style: none; border-top-width: 0px; float: left; margin-top: 1em; position: relative; width: 720px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8XEzA4sptDfpQwbPhTp5rUf9SWFP4R5bYKr1pxf3X3QJ1vSHCcpuRP69a0vHigkMrv7BBxWVyvUsxmi1klMJU0nLvlFRuyPyynsc-1JEKBuQu3X_nR4X43fEADffqvN7csOHSYxbo9eT/s1600/731onorina.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8XEzA4sptDfpQwbPhTp5rUf9SWFP4R5bYKr1pxf3X3QJ1vSHCcpuRP69a0vHigkMrv7BBxWVyvUsxmi1klMJU0nLvlFRuyPyynsc-1JEKBuQu3X_nR4X43fEADffqvN7csOHSYxbo9eT/s320/731onorina.jpeg" width="320" /></a></div><h3 style="clear: both; float: left; font-size: 1em; font-weight: normal; margin-bottom: 0.6em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><br />
</h3><h3 style="clear: both; float: left; font-size: 1em; font-weight: normal; margin-bottom: 0.6em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">DA <a href="http://www.enciclopediadelledonne.it/">www.enciclopediadelledonne.it</a></h3><h3 style="clear: both; float: left; font-size: 1em; font-weight: normal; margin-bottom: 0.6em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><a href="http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=731#auth" style="color: #666666; font-weight: normal; text-decoration: underline;">Luigi Cesareo</a></h3><h1 style="clear: both; float: left; font-size: 1.5em; font-weight: normal; line-height: 1em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Onorina Brambilla Pesce</h1><h2 style="clear: both; float: left; font-size: 1em; font-weight: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Milano 1923 - 2011</h2></div><div id="pagina" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-color: rgb(204, 204, 204); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 0px; border-left-color: rgb(204, 204, 204); border-left-style: solid; border-left-width: 0px; border-right-color: rgb(204, 204, 204); border-right-style: solid; border-right-width: 0px; border-top-color: rgb(204, 204, 204); border-top-style: solid; border-top-width: 0px; float: left; position: relative; width: 30em;"><div class="testo" style="font-size: 0.9em; line-height: 1.4em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 1.25em; padding-left: 0px; padding-right: 1.25em; padding-top: 1.25em;"><br />
«<em>Avevamo tutti un nome di battaglia, io mi ero scelto Sandra; ho fatto una ricerca: mentre gli uomini partigiani si sceglievano nomi fantasiosi, Tarzan, Saetta, Lupo, la maggior parte delle ragazze avevano nomi normali...Elsa... ecco, il massimo era Katia!</em>»<a href="http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=731#nota1" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;">[1]</a> <a href="" name="top" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;"></a><br />
Di famiglia antifascista e comunista, abita con i genitori e la sorella Wanda in una casa di ringhiera ai Tre Furcei, quartiere operaio di Lambrate a Milano. Il padre Romeo, “specializzato” alla Bianchi, fabbrica di biciclette, rifiuta di prendere la tessera del partito fascista; ne conseguono anni di disoccupazione e miseria.<br />
Con la guerra di aggressione all'Abissinia, nel 1935, viene però a mancare la mano d'opera ed è assunto alla Breda. La madre Maria (il suo nome di battaglia negli anni della Resistenza sarà Tatiana) insegna alle figlie Onorina e alla più piccola Wanda a dubitare della propaganda del regime; è operaia, prima alla Agretta, nota per le bibite, e poi alla Safar che produce radio: «Aveva una voce così bella che veniva chiamata a cantare per testare certi microfoni». Desidera per la figlia l'istruzione che la allontani dal duro lavoro della fabbrica.<br />
Onorina frequenta per tre anni una scuola professionale; le piacerebbe continuare a studiare ma i genitori possono solo iscriverla a un corso trimestrale di stenodattilografia dopo il quale, a 14 anni, deve cercare un lavoro.<br />
Viene assunta dalla Paronitti come impiegata: «Non arrivavo neanche alla scrivania e i colleghi mi chiamavano Topolino, dovevano mettermi dei cuscini sulla sedia per alzarmi».<br />
Dal 10 giugno 1940 l'Italia è in guerra.<br />
Onorina rimane in quella ditta 4 anni, ma viene licenziata nel 1941 a causa di un diverbio con il padrone. Trova presto un nuovo impiego in una ditta che produce binari, è incaricata di compilare un inventario, frequenta i capannoni annotando tutto, conosce gli operai, impara a individuare chi è antifascista e chi no. Comincia a studiare l'inglese al Circolo Filologico di Via Clerici: in quella biblioteca circolano ancora, incredibilmente, molti libri vietati dal regime, preziosi per la sua formazione.<br />
La fame si fa sempre più sentire, la gente non ne può più, la guerra toglie il velo a tutte le menzogne della propaganda di regime. La caduta di Mussolini il 25 luglio 1943 coglie la gente di sorpresa, festa e disorientamento sono tutt’uno, i carri armati vengono usati per disperdere la folla. Nell'Agosto 1943 Milano viene <a href="http://www.storiadimilano.it/Repertori/bombardamenti.htm" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">bombardata</a>.<br />
La città è in fiamme, colpiti il Duomo, Palazzo Reale, il Castello Sforzesco, la Scala, Sant'Ambrogio, la Pinacoteca di Brera; a Santa Maria delle Grazie il Cenacolo di Leonardo è salvo per puro caso.<br />
Nel rifugio affollato, una sera Onorina non riesce a trattenere la gran rabbia e, salita su un tavolo, senza curarsi dei molti fascisti presenti, grida<em>«È ora di finirla con questa guerra!</em>» È contenta, ha tenuto il suo primo comizio antifascista.<br />
«Secondo me sono state le donne a dare inizio alla Resistenza... la loro partecipazione fu dovuta a motivazioni personali; a differenza di molti uomini che scelsero di andare in montagna per sottrarsi all'arruolamento nell'esercito di Salò, nessun obbligo le costringeva ad una scelta di parte; fu anche l'occasione per affermare quei diritti che non avevamo mai avuto, mai come in quei mesi ci siamo sentite pari all'uomo...»<br />
Dopo l'Armistizio dell'8 Settembre 1943 (in effetti una resa senza condizioni), i tedeschi occupano Milano, è finita una guerra ma ne sta iniziando un'altra. I soldati dell'esercito Italiano abbandonano le divise, molti diventano partigiani; i Gruppi di Difesa della Donna (che arrivano a mobilitare, fino all’aprile ’45, almeno 24.ooo donne) si occupano di procurare loro denaro, cibo, vestiti; il compito di Onorina è distribuire la stampa clandestina. Desidera raggiungere in montagna una Brigata Garibaldi, ma la sua amica Vera (nome di battaglia di Francesca Ciceri, comunista) le presenta Visone (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Pesce" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">Giovanni Pesce</a>) che sarà il suo Comandante e futuro marito. Lui la convince a combattere nella propria città, e Onorina a marzo 1944 lascia il lavoro. “Sandra” diventa Ufficiale di collegamento del III° ー <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppi_di_Azione_Patriottica" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">Gap</a> “Egisto Rubini”, equivalente al grado di sottotenente dell'Esercito Italiano, decisamente più che una staffetta. Con la sua bicicletta Bianchi color azzurro cielo<a href="http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=731#nota2" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;">[2]</a> trasporta armi, munizioni ed esplosivo, passa spesso, con il cuore in gola, in mezzo ai rastrellamenti nazifascisti. Sono le staffette a portare le armi e a prenderle in consegna dopo un'azione per evitare che i gappisti vengano sorpresi armati e fucilati sul posto.<br />
«C'erano le rappresaglie ma, cosa avremmo dovuto fare? Smettere la lotta? In ogni caso i nazifascisti non avrebbero cessato di fare quello che facevano. Non ho mai provato pena per chi colpivamo. La guerra non l'avevamo voluta noi. Loro ogni giorno fucilavano, deportavano, torturavano. Si dovevano vincere due cose, la pietà e la paura.»<br />
Il 24 giugno 1944 nella “battaglia dei binari” alla stazione di Greco, un bersaglio di straordinaria importanza, Sandra è il collegamento tra i ferrovieri e i gappisti e con la compagna Narva porta i 14 ordigni che, piazzati nei forni di combustione delle locomotive scoppiano simultaneamente; l'azione dei Gap viene citata da Radio Londra.<br />
Il 12 Settembre 1944, a 21 anni, tradita da un partigiano passato al nemico (“Arconati”, Giovanni Jannelli) viene catturata dalle SS nei pressi del Cinema Argentina, nel cuore di Milano. Inizia la prigionia, la sofferenza, il distacco dalla famiglia, la tortura e la violenza fisica subita dalle SS nella Casa del Balilla di Monza, trasformata in carcere.<br />
In attesa dell'interrogatorio cerca di farsi coraggio. Ai gappisti arrestati il Comando chiede di resistere 24 o 48 ore per permettere ai compagni di mettersi in salvo. L'interrogatorio è terribile, vogliono che lei consegni Visone, ore e ore di percosse, torture. Non parla, nessuno dei suoi compagni è compromesso.<br />
Rimane in isolamento totale nel carcere di Monza due mesi, giornate lunghe e vuote, non può comunicare con l'esterno o ricevere notizie. È trasferita a San Vittore per soli due giorni e, l'11 novembre 1944, caricata, con altri prigionieri, su un pullman senza conoscere la destinazione.<br />
Viene imprigionata a Bolzano in un campo di transito. Ancora oggi non si spiega perché le 500 prigioniere politiche che lì si trovavano non furono mai deportate in Germania, diversamente dalle altre 2700 donne che dall’Italia raggiungeranno i campi di concentramento. Mantiene contatti epistolari con la madre, la rassicura sul suo stato fisico e psicologico, riesce persino a scherzare: «se non fosse perché abbiamo sempre fame sembrerebbe una villeggiatura...» Lavora dapprima alla sartoria del campo, in un ambiente stretto e soffocante ma poi riesce a farsi assegnare ai lavori esterni. I tedeschi, prima di fuggire, le rilasciano persino un documento che attesta la prigionia e grazie al quale riuscirà in seguito a dimostrare la sua deportazione.<br />
Milano era stata liberata dei Partigiani e dall'insurrezione popolare il 25 aprile. Onorina decide di non attendere l'arrivo degli americani; con alcuni compagni, sotto la neve, si inerpica sul passo della Mendola, attraversa la Val di Non e il Tonale; si fermano la notte presso i contadini ai quali chiedono cibo e riparo, sono d'aiuto i posti di ristoro dei partigiani delle Fiamme Verdi. Finalmente un pullman fornito dai comuni della zona fino a Ponte di Legno, li porta da lì a Lovere; poi in treno fino a Milano, Stazione Centrale: era il 7 maggio 1945. Con un'assurda “normalità” arriva a Lambrate, a casa, con il tram n. 7. Dalla finestra, vicina a Wanda, guarda emozionata la manifestazione dei Partigiani, rivede Visone, corre in strada, si abbracciano. Nori (come la chiamerà il marito) e Giovanni Pesce, finalmente liberi, si sposano il 14 luglio 1945, non possiedono niente, solo gioia per la ritrovata libertà e speranza per una nuova vita.<br />
Si trasferiscono per un breve periodo a Roma, dopo l'attentato del 1948 a Togliatti, Giovanni guida la Commissione di Vigilanza, a protezione dei maggiori dirigenti del Pci. Nori trova impiego nella segreteria di Pietro Secchia, commissario politico delle Divisioni Garibaldi.<br />
Tornata a Milano lavora alla Federazione del Pci e nella Commissione Femminile della Camera del Lavoro. Successivamente entra a far parte del Comitato Centrale Fiom metalmeccanici, dirige i lavori sindacali, organizza convegni, incontri e scioperi in difesa del posto di lavoro.<br />
Nel 1951 Giovanni Pesce lascia il partito e trova lavoro come rappresentante di caffè; riescono a comprare casa, nasce la figlia Tiziana, non ne avranno altri, «un po' per le ristrettezze economiche e un po' perché eravamo talmente impegnati a fare i rivoluzionari di professione da non avere il tempo utile per essere genitori. Una sera Tiziana ancora bambina mi disse a bruciapelo: io ti ho conosciuto a 8 anni, mamma!»<br />
Nel tempo il commercio di Giovanni si sviluppa e Onorina, per seguirne la parte amministrativa, lascia la sua attività politico-sindacale ma continua ad essere, per 8 anni segretaria nella sezione Pci di Via Don Bosco. Il 27 gennaio 1962 le viene assegnata la Croce di guerra per la sua attività di partigiana.<br />
Nel 1969 Nori e Giovanni aprono un locale di liquori e vini, il <em>Bistrot</em> in Via Zecca Vecchia, dura solo due anni ma è una parentesi felice. Lì si ritrovano scrittori, pittori, studenti, operai. La sera, chiuso il locale, vanno in sezione a fare attività per il Pci e per il Sindacato.<br />
Nori Brambilla Pesce è stata Responsabile della Commissione femminile dell'ANPI, Presidente dell'Associazione ex perseguitati politici italiani antifascisti per la sede di Milano e Presidente onorario A.I.C.V.A.S., l'Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna.<br />
«Si vuole falsificare la Resistenza, lo chiamano revisionismo ma spesso è falsificazione della storia. Noi siamo stati impegnati per tutta la vita per difendere la libertà, oggi ho 87 anni, non ho rimorsi, ho un rimpianto ma non voglio parlarne. Quando cala il sole chiudo le persiane perché non amo il buio della notte...»<br />
Onorina ci ha lasciato il 6 Novembre 2011.<br />
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NOTE<br />
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<a href="" name="nota1" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;">1.</a> Le citazioni sono tratte da Onorina Brambilla Pesce, <em>Il pane bianco</em>, conversazione con Roberto Farina prefazione Franco Giannantoni, Varese, Edizioni Arterigere, 2010 o da interviste video presenti in rete.<br />
<a href="" name="nota2" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;">2.</a> Vedi la scheda del libro <a href="http://www.arterigere.it/libri/01_collana_++La_Memoria++/La_bicicletta_nella_Resistenza/" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank"><em>La bicicletta nella resistenza</em></a> di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci.<br />
<a href="http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=731#top" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;">Torna su</a></div><div class="biblio" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: #f4f2f2; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-color: rgb(204, 204, 204); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 0px; border-left-color: rgb(204, 204, 204); border-left-style: solid; border-left-width: 0px; border-right-color: rgb(204, 204, 204); border-right-style: solid; border-right-width: 0px; border-top-color: rgb(204, 204, 204); border-top-style: solid; border-top-width: 0px; font-size: 0.9em; line-height: 1.4em; padding-bottom: 1.25em; padding-left: 1.25em; padding-right: 1.25em; padding-top: 1.25em;"><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><strong>Fonti, risorse bibliografiche, siti</strong></div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Onorina Brambilla Pesce, <em>Il pane bianco</em>, Varese, Edizioni Arterigere, 2010</div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Giovanni Pesce, <em>Senza tregua</em>, Milano, Feltrinelli 1967</div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Marco Pozzi, <em>Senza tregua</em>, Film-documentario, 2003</div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Su YouTube:</div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=X08S4SiLCps" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">Onorina Brambilla Pesce</a></div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=n6HnENR0fEw" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">Partigiana Onorina Brambilla Pesce</a></div><div style="margin-bottom: 0.8em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=ULpgFhmOtF8" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;" target="_blank">25 Aprile 2009: Onorina Brambilla Pesce</a></div></div><a href="" name="auth" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;"><h4 class="autore" style="color: #d3460f; font-size: 1em; font-weight: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 1.25em; text-align: left;">Luigi Cesareo</h4></a><div class="autore" style="font-size: 0.9em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Luigi Cesareo (1953) scrive raramente. Si interessa di Spagna e del mondo che ruota intorno alla Corrida e alla tauromachia, dal quale è rimasto folgorato una mattina di luglio, a Ronda. Ha scritto alcuni racconti su questi temi. Altri incontri decisivi: Totò, Achille Campanile, Eduardo, Van Morrison. Suona il basso elettrico e ha due bambini.<br />
<a href="http://www.enciclopediadelledonne.it/autore.php?azione=scheda&id=41" style="color: #d3460f; font-weight: bold; text-decoration: none;">Leggi tutte le voci scritte da Luigi Cesareo</a></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-74926139639855021302011-10-16T15:30:00.000-07:002011-10-16T15:31:14.546-07:00ANPI SPAGNA a Madrid il 15 ottobre<a href="http://www.youtube.com/watch?v=R02qRyHMvBs">http://www.youtube.com/watch?v=R02qRyHMvBs</a><br />
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un piccolo contributo di Anpi Spagna alla giornata del 15 ottobre a MadridUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-50197431508023348602011-10-13T01:38:00.000-07:002011-10-13T01:38:03.806-07:00”Il cambiamento è vicino, ma è fondamentale non dividersi. Occorre slancio nel futuro e un pizzico d'utopia”<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande'; font-size: 11px; white-space: pre-wrap;">NOTAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI CARLO SMURAGLIA: Questa volta rinuncio alle solite e rapide riflessioni per mettere in comune un’esperienza fatta sabato 8 ottobre all’Arco della Pace a Milano, con la partecipazione alla grande manifestazione “Ricucire l’Italia”, promossa da Libertà e Giustizia, alla quale l’ANPI Nazionale aveva da subito aderito. Ancora una volta, quando dal palco è stato annunciato l’intervento del Presidente Nazionale dell’ANPI, è scattato dal pubblico (numerosissimo, si è parlato di 20-25.000 persone) un applauso lunghissimo, caldo, direi quasi affettuoso, per la nostra Associazione. E’ stata una cosa commovente questo riconoscimento ai valori di cui l’ANPI è portatrice, soprattutto in questo momento così difficile per il nostro Paese. E’ stata poi l’occasione per dire alcune cose sul momento presente, sulla politica, sulle prospettive, sull’unità che bisogna raggiungere per liberarci da un gruppo di potere ormai intollerabile, cominciando fin d’ora a rinnovare e ricostruire il nostro Paese. Da ciò la decisione di pubblicare, qui di seguito, il discorso che ho pronunciato dal palco: “Avrei partecipato in ogni caso, a titolo personale, a questa manifestazione così importante, perché si parla di valori e di prospettive di ricostruzioni, ma ho ritenuto giusto esserci anche come Presidente Nazionale dell’ANPI per portare il saluto e la voce di tutta la nostra Associazione. E’ nel dna dell’ANPI non solo conservare, difendere e tenere viva la memoria, ma anche sostenere e diffondere i valori che sono scritti nella Costituzione e vengono dalla Resistenza. Valori che si contrappongono nettamente a quei cosiddetti “valori” che la maggioranza di governo, alcune televisioni (e non solo quelle private), alcuni strumenti di organizzazione del consenso, hanno cercato di gabellare – da anni - per gli unici per i quali varrebbe davvero la pena di vivere. Avevamo sognato un Paese democratico, nel senso del governo di molti e della ricerca diffusa del bene comune; avevamo sognato lavoro, dignità, morale, uguaglianza, solidarietà, fraternità. Ed è questo il cemento che ci ha unito nella Resistenza e dopo, negli anni difficili che ha attraversato e sta attraversando questo Paese. Ha detto il Presidente emerito Ciampi: “Non è questo il Paese che sognavo”; ed è assolutamente vero, non solo per gli scandali, ma per la corruzione, per il disprezzo delle regole, per l’obbedienza cieca alle ragioni del mercato, alla logica del potere, dell’affermazione personale, della visibilità. Da anni ci troviamo in questa situazione, ma ora essa è diventata intollerabile, perché coloro che l’hanno creata, hanno dovuto gettare la maschera e si sono presentati per quello che sono: un volgare gruppo di potere che non mira al bene comune, ma solo al bene di sé stesso, incurante di ogni richiamo, proveniente ormai da tante parti, incurante della stessa credibilità, della dignità che devono avere gli organi di governo e quelli parlamentari, della fiducia che va scomparendo sempre di più, in una frattura che sembra insanabile e che è ormai col mondo intero. Il Presidente Ciampi ci ha detto che quella amara constatazione non basta; occorre reagire con forza all’indifferenza, all’assuefazione, alla rassegnazione. Noi ci stiamo battendo per questo; ed è questa la ragione per la quale l’ANPI aderisce e partecipa a questa manifestazione. E sono qui per rappresentarla, ma anche per esprimere una mia convinzione che non è solo personale, ma – andando in giro in tanti luoghi di questo Paese - vedo largamente condivisa: non possiamo aspettare un 25 luglio che forse non ci sarà, non possiamo sperare che qualcuno o qualcosa muti l’esistente, magari in maniera gattopardesca perché non è davvero possibile che questo Governo, che si regge sul potere, sul denaro, sul trasformismo, su tante basi che non hanno nulla a che fare con ciò che indica l’art. 54 della Costituzione, possa cadere da solo, consentendo che il Paese trovi la via del riscatto e del cambiamento. Ci sono tanti segni positivi – lo abbiamo più volte rilevato – di questa volontà dei cittadini di farsi sentire e di prendere in mano il proprio destino e quello del Paese. Ma non è più tempo di manifestazioni isolate o di pur legittime proteste. Siamo in una situazione terribile, dalla quale bisogna uscire al più presto, non solo cambiando il governo, ma anche creando le condizioni perché i cittadini si trovino di fronte a istituzioni (a cominciare da quelle parlamentari) che li rappresentano davvero; ma occorre trovare un collante tra tutte le persone, uomini e donne, che amano e vogliono la democrazia. Un collante che ci unisca tutti in una volontà comune, con la sola esclusione, perentoria, di ogni forma di violenza. Un collante tra i mille segnali di insoddisfazione, di rabbia, di indignazione, tra le molte manifestazioni di una volontà nuova. Ai partiti di opposizione dobbiamo chiedere uno sforzo di responsabilità, che sostituisca liti e contrasti con una vera unità reale, almeno su alcuni punti fondamentali e alla nuda protesta ed al pur giusto invito al Governo ad andarsene sostituisca la costruzione di un’alternativa reale e credibile, su basi solide e profonde. Noi siamo fermamente contrari all’antipolitica perché riteniamo che la politica sia il necessario tessuto connettivo della democrazia; ma pretendiamo che si tratti di buona politica, ispirata a un profondo senso morale e che i partiti considerino prioritari il rapporto con i cittadini e con la realtà e il perseguimento del bene comune. Molti dicono di voler resistere; ma questo non ci basta più, perché è necessario andare oltre e guardare avanti, pur ispirandoci a valori e princìpi che vengono da lontano. Molti dicono che occorre indignarsi; ma noi diciamo che siamo indignati da molto tempo e questo non è bastato a determinare la svolta. Ed allora occorre che l’indignazione sia ancora più diffusa ed estesa e soprattutto sia costruttiva. Vogliamo guardare più lontano, scrutando il dopo, ma in fretta, perché i cittadini non possono più aspettare, ma soprattutto non possono più aspettare i lavoratori senza lavoro o con lavoro precario, non possono aspettare le famiglie che non riescono ad andare avanti, in un Paese in cui crescono continuamente le nuove povertà; soprattutto non possono più aspettare i giovani, che hanno bisogno di certezze e opportunità ed ai quali bisogna smettere di promettere un futuro migliore, adoperandosi invece e subito per garantire un presente libero e dignitoso. Insomma, bisogna agire e ricostruire, sapendo perfettamente che se riusciremo a salvare il Paese dal disastro incombente, se riusciremo a togliere di mezzo disuguaglianze e privilegi, se riusciremo a mandare a casa chi ha fatto di tutto per distruggere il Paese, questo non basterà ancora, perché si possono cambiare le leggi sbagliate, si possono correggere politiche disastrose ed ingiuste, ma non torneremo al Paese che abbiamo sognato nella Resistenza e nella costruzione di una Carta Costituzionale splendida, se non riusciremo a ricostruire un patrimonio morale, fatto di dignità, di fierezza, di sensibilità democratica, di uguaglianza, se non restituiremo il posto che gli spetta al lavoro come reale valore e fondamento della Repubblica, se non avremo la forza di consegnare ai giovani un patrimonio di speranze, di attese, di prospettive, di dignità che oggi sembra smarrito. Un lungo filo da tessere, dunque; ma ormai siamo in tanti, dobbiamo crescere, collegarci, trovare nuove coesioni; ed allora ciò che pareva impossibile diventerà reale, ciò che sembrava utopico diventerà finalmente realtà. Tutto questo non è lontanissimo, anzi è a portata di mano. Occorre fiducia nella forza e nella volontà di un popolo che non ne può più di scandali, soprusi, arroganza e disuguaglianza; occorre credere, con la forza non solo della volontà ma anche della ragione, che è ora di cambiare e possiamo, dobbiamo farcela. Voglio ricordare, proprio per collegare un passato glorioso al presente, che quando i partigiani riuscirono a liberare alcune zone dai tedeschi e dai fascisti e crearono le “repubbliche partigiane”, dell’Ossola, della Carnia e tante altre, pur sapendo che i tedeschi potevano tornare, come infatti avvenne, vollero andare al di là del contingente e mettere in campo riforme, della scuola, della giustizia, perfino del sistema fiscale. Durò pochi giorni, talora poche settimane, ma fu un laboratorio di democrazia in una situazione ancora estremamente pericolosa, fu la dimostrazione che non si voleva solo combattere e cacciare il nemico, ma anche ricostruire un’Italia nuova, civile e democratica. Qualcuno ha detto che, in quelle condizioni, si trattava di un ottimismo della volontà, che rasentava, in qualche modo, l’utopia. Ma quante volte, anche nel nostro Paese, dall’utopia si è passati alla realtà; e non è a caso che pochi dopo, giunse il 25 aprile, il radioso giorno della Liberazione. Anche noi, oggi, dunque, faremmo davvero un gran bene al Paese se anche solo per un momento, al sogno di vedere scomparire questo volgare gruppo di potere, riuscissimo ad aggiungere, con un pizzico di utopia, la convinzione che quel sogno sta per realizzarsi, ma dipende da noi, dalla nostra volontà, dalla nostra unione, trasformarlo in soluzioni concrete. Insomma, dobbiamo crederci con tutte le nostre forze ed impegnarci fino allo spasimo per realizzarlo, questo Paese nuovo e diverso, questa coscienza civile finalmente matura e responsabile, capace di determinare il vero destino di un Paese che, pur nei suoi limiti e difetti, non sembra meritare questo sfascio e questa disgregazione ed ha solo bisogno di essere aiutato a ritrovare, nell’unità, nella solidarietà, e nell’uguaglianza, quel senso diffuso di cittadinanza e, mi sia consentito, di fratellanza e di giustizia sociale, che ha saputo cogliere nei momenti fondamentali della sua storia”.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgtWg3BPvJwwTKKdU83Zkz1i3MPHBoDKNF3smydTZzbxbF2ms3hSLcrcwXHqUcWkcgGMOVgSjG-m6Zv0uURmsr-f4X6wKZxdp9d_9hTzm8N-3oCYtl62iUgfrkZ530H_4G8hRa0hN3pqg3/s1600/jpg_4951721.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgtWg3BPvJwwTKKdU83Zkz1i3MPHBoDKNF3smydTZzbxbF2ms3hSLcrcwXHqUcWkcgGMOVgSjG-m6Zv0uURmsr-f4X6wKZxdp9d_9hTzm8N-3oCYtl62iUgfrkZ530H_4G8hRa0hN3pqg3/s320/jpg_4951721.jpg" width="320" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande'; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11px; white-space: pre-wrap;"><br />
</span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-8402557190897545392011-09-29T00:22:00.000-07:002011-09-29T00:22:09.292-07:00FOGLIAZZA E ANPISPAGNA<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;">ANPI SPAGNA OTTIENE IL PRIMO IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER IL LAVORO SVOLTO: UNA STRAORDINARIA VIGNETTA DEDICATACI DA </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;"><a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1608251402" href="http://www.facebook.com/fogliazza" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;">Gianluca Foglia</a></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;"> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;">in arte FOGLIAZZA. GRAZIE DI CUORE GIANLUCA</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgftpVPUxGxaAVCZJxuHr9k5FQE4c_OZDAdHoimVf1QJzZ0C8pAL4MSv5pZfLlbP1nf_JXlBOoF7XrkXiVCiHECKeH1A-p8NxMhfX88Jb-lN6hhI27Fj8uh-oZOkh0Xsh_K4r8v_k4xZPY9/s1600/foglazzanpispagna.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgftpVPUxGxaAVCZJxuHr9k5FQE4c_OZDAdHoimVf1QJzZ0C8pAL4MSv5pZfLlbP1nf_JXlBOoF7XrkXiVCiHECKeH1A-p8NxMhfX88Jb-lN6hhI27Fj8uh-oZOkh0Xsh_K4r8v_k4xZPY9/s320/foglazzanpispagna.jpeg" width="227" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;"><br />
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-21244660467809683192011-09-25T12:11:00.000-07:002011-09-25T12:11:52.060-07:00IL DOCUMENTO DELL'ANPI SPAGNA<div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">La costituzione della sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia in Spagna è dettata dalle necessità di<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial;">mantenere, difendere e valorizzare la memoria storica della Resistenza in Italia oltre che quella delle Brigate Internazionali che combatterono con il contributo di tanti antifascisti italiani per la Repubblica spagnola. Quelle pagine gloriose e tragiche ispirarono la Resistenza italiana e quella europea.</span><span style="font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span lang="EN-US" style="font-family: Arial;">esaltare la battaglia antifascista dei repubblicani spagnoli in patria ed in Europa con particolare riferimento ai combattenti della “Nueve” che parteciparono alla liberazione di Parigi nel 1944. </span><span style="font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">celebrare la guerra di liberazione;<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">difendere la democrazia e la Costituzione italiana.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">Crediamo che il livello di corruzione dei politici ci allontani definitivamente dagli standard occidentali. Gli ultimi dati (Agosto 2011) confermano in 88 i parlamentari fra indagati e condannati. Il partito che governa il paese annovera fra le sue fila gran parte di questi.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">Molti dei deputati rappresentano sempre più una casta arroccata per difendere i privilegi ottenuti. L’ultima manovra finanziaria per coprire il deficit di bilancio non vede nessun provvedimento che tagli i costi della politica e dei politici, solo lacrime e sangue per i cittadini.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">I fascisti vestono il doppiopetto e approfittando del partito/gruppo d’interesse che governa il paese propongono revisioni costituzionali e leggi che sdoganino definitivamente il pensiero fascista. La proposta di legge, che vuole riconoscere ugual valore alle associazioni partigiane e a quelle fasciste, è solo una delle tante iniziative, soprattutto a livello locale, mirate a valorizzare il periodo più buio della storia italiana. Ultimo, in ordine cronologico, il permesso ad un’associazione neo-nazista di aprire una sede a Roma. La proposta di accorpare il 25 aprile, il 1º maggio e il 2 giugno alla domenica successiva avrebbe privato le principali celebrazioni della storia d’Italia, del loro valore simbolico e unificante. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">La Carta Costituzionale viene ritenuta obsoleta e si richiede la sua revisione in molti articoli, recente la richiesta che vuole abolire l’articolo 41 che impone la funzione sociale dell’impresa privata. A tutt’oggi la Costituzione rimane inapplicata nei suoi più alti obiettivi come gli articoli che fanno riferimento alla dignità dei ruoli istituzionali, al diritto al lavoro, ad una vita degna e al rifiuto della guerra.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">La vita degna alla quale fa riferimento la Costituzione mai è stata tanto minacciata come ora. Il lavoro sicuro è ormai un bene di lusso, i giovani fortunati che hanno un impiego vivono ricattati dai contratti a termine. L’Italia è leader in Europa per disoccupazione giovanile. La soglia di povertà tocca il 15% dei cittadini italiani. Si richiede l’allungamento dell’età pensionabile. In questo mondo globalizzato governato dall’economia, gli organismi trans-nazionali decidono la qualità della vita dei cittadini. I governi spesso sono solo meri esecutori dei provvedimenti decisi altrove.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">La sinistra principale ma non unico referente delle istanze fin qui elencate è divisa e per questo poco incisiva.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">Fondiamo la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Spagna perchè <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">RIVENDICHIAMO<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">La memoria storica dei Partigiani e della Guerra di Liberazione<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">L’applicazione della Costituzione Italiana<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">L’antifascismo come discrimine irrinunciabile nella politica italiana<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">A livello della Unione Europea va affermato il primato della politica sulla logica economica affinché la cittadinanza e i loro diritti siano lo scopo delle politiche europee comunitarie<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">Investimenti sul lavoro che permettano alle nuove generazioni di conquistare un futuro degno<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">L’unione di tutte le forze che credono nei valori della Resistenza e della Costituzione<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">La rifondazione morale della politica italiana<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;">ATTUEREMO:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">In Spagna, facendo rete con le associazioni di memoria storica, valorizzando la lotta degli italiani nelle Brigate Internazionali a difesa della repubblica spagnola. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">Nelle istituzioni italiane in Spagna per difendere i valori della Resistenza e della Costituzione.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">Nelle piazze, organizzando le iniziative dell’Anpi Nazionale.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span></span><span style="font-family: Arial;">In rete, valorizzando la Guerra di Liberazione e la Costituzione Italiana<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRwmhK-PFT6ZODvrkkhQtADQ83l0hO5wCeCoBF97eF6R-F3NpgzaHlzcn2RXTxBKPjAwbsoqbZWBnZgRGJjwHgvRqnQiFt8cX2yCEnpXc4y19BBwapkiVQ24yUoujzRtJcEDjIlmByXK3F/s1600/anpi-spagna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRwmhK-PFT6ZODvrkkhQtADQ83l0hO5wCeCoBF97eF6R-F3NpgzaHlzcn2RXTxBKPjAwbsoqbZWBnZgRGJjwHgvRqnQiFt8cX2yCEnpXc4y19BBwapkiVQ24yUoujzRtJcEDjIlmByXK3F/s1600/anpi-spagna.jpg" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-58210221176857714872011-09-22T08:00:00.000-07:002011-09-22T08:00:51.120-07:00È NATA ANPI SPAGNA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKwKFMC76bkx7NRTlwHD434LAxTqLlBQDG4ehHB4lhXm06x0WTas318XM71umiHKtDEQ-n4zXhyphenhyphenPlGM1U9JzFSE4AVoNrHf7_c2ZvxXQ27qNxYYHGLDcbkeuxU8ZZiC-DZrkrenr5hQOYD/s1600/124241104.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKwKFMC76bkx7NRTlwHD434LAxTqLlBQDG4ehHB4lhXm06x0WTas318XM71umiHKtDEQ-n4zXhyphenhyphenPlGM1U9JzFSE4AVoNrHf7_c2ZvxXQ27qNxYYHGLDcbkeuxU8ZZiC-DZrkrenr5hQOYD/s320/124241104.jpg" width="320" /></a></div>A BREVE IL DOCUMENTO POLITICO...Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-42265005356647979412011-09-17T02:11:00.000-07:002011-09-17T02:11:56.592-07:00Assemblea costitutiva ANPI SPAGNA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKyC7xP_2yVR_LRe-U0EuS-GpJHskp75Wg8ciWgV-jFlrnJbWuMSi5_FweUziq3om23h57L3ssvohhpt3Z0PPztwVOtuJ15RxXLauWUUtZO46zdehEXha3WaBuvYVrun4xNqxOcDcQ_96T/s1600/riunione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKyC7xP_2yVR_LRe-U0EuS-GpJHskp75Wg8ciWgV-jFlrnJbWuMSi5_FweUziq3om23h57L3ssvohhpt3Z0PPztwVOtuJ15RxXLauWUUtZO46zdehEXha3WaBuvYVrun4xNqxOcDcQ_96T/s320/riunione.jpg" width="320" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11px; line-height: 14px;"><br />
</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;">L'assemblea costitutiva della sezione spagnola dell'ANPI è confermata per mercoledì 21 settembre alle ore 18:30 presso l'Associación de mujeres "Entredós" in C/Marqués Viudo. de Pontejos, 4 28012 Madrid. (Puerta del Sol)<br />
<br />
Entredós è un associazione femminista. Abbiamo prenotato il tavolo per la riunione. Una birra imbottigliata costa 2,5 € ai quali va aggiunto 1€ per persona per usare il locale, n<span class="text_exposed_show" style="display: inline;">on è obbligatoria la consumazione.<br />
<br />
Per connettersi via skype basta chiamare all'ora prevista il contatto qui sotto riportato. La diretta streaming ci aiuterà nei collegamenti, qui di seguito il link e il contatto skype.<br />
<br />
skype: amadridsimuoveunaltraitalia<br />
diretta streaming: <a href="http://www.ustream.tv/channel/amadridsimuoveunaltraitalia" onmousedown="UntrustedLink.bootstrap($(this), "rAQBv5j3QAQA3U5fk20htaeyJ2Mv_JSCHODyBkV4Lef1YMg", event, bagof({}));" rel="nofollow nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank"><span>http://www.ustream.tv/channel/</span><wbr></wbr><span class="word_break" style="display: block; float: left; margin-left: -10px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"></span>amadridsimuoveunaltraitalia</a><br />
<br />
La riunione è aperta a tutti ma solo i soci possono votare.</span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-84740646657950966972011-08-18T13:07:00.000-07:002011-08-18T13:07:14.379-07:00Cancellare il 25 aprile? L'Aned: "No, non ci stiamo"<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 11px;"></span><br />
<div id="article-header" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: left; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 930;"><div id="headline" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 920;"><h1 style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1a1a1a; font-family: inherit; font-size: 3.2em; font-style: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.2em; margin-bottom: 0.3em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-size: 14px; line-height: 11px;">Lettera aperta a Carlo Smuraglia: abolire il 25 aprile, un attacco all'identità del Paese</span></h1></div></div><div id="article" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: both; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 900;"><div id="article-body" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 890;"><div class="article-excerpt" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 880;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div></strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Si allarga la protesta per la proposta di cancellare la festa della liberazione (25 aprile), quella conseguente del 2 giugno (festa della Repubblica), passando dall'abolizione del 1°maggio (festa dei lavoratori).</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">L'Aned, l'Associazione nazionale ex deportati attraverso con un articolo del vicepresidente, Dario venegoni, ha sottolineato la sua totale contrarietà (<a href="http://www.deportati.it/news/25aprile.html" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.deportati.it/news/25aprile.html</a>).</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Qui di seguito pubblichiamo inoltre il testo della lettera aperta che Andrea De Maria, già sindaco di Marzabotto, attuale responsabile nazionale PD Nuove forme di organizzazione e comunicazione politica, ha mandato a Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"Carissimo Presidente,</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">voglio comunicarti il mio più convinto sostegno alla posizione assunta dal Comitato nazionale dell’Anpi, a seguito dell’intenzione del Governo di mettere in discussione le festività previste nei giorni del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno. Come giustamente sottolineate si tratterebbe di un provvedimento di scarsissima efficacia sul piano economico, ma molto grave su quello dell’identità del Paese. Resistenza, lavoro ed equità sociale, Costituzione e Repubblica non sono vuote parole, ma le basi su cui la nostra Italia democratica trova le ragioni della sua coesione e, a maggior ragione in un momento così difficile, valori fondamentali di riferimento per tutti gli italiani. Sminuirne il significato sarebbe davvero grave e inaccettabile.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Chi ti scrive oggi ricopre una responsabilità nel Partito Democratico, ma è stato molti anni Sindaco di Marzabotto. Non posso non sottolineare il sacrificio di sangue che è stato pagato perché in Italia si tornasse a festeggiare il 1° maggio e per poter vivere quelle due giornate di libertà, il 25 aprile e il 2 giugno, dopo gli anni terribili della dittatura e della guerra. Non è un caso quindi che l’Anpi sia così autorevolmente intervenuto e auspico che tanti, come sta positivamente accadendo, si uniscano a questa battaglia.”</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ecco infine l'articolo di Dario Venegoni visitabile presso il sito dell'Associazione ex deportati (<a href="http://www.deportati.it/news/25aprile.html" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.deportati.it/news/25aprile.html</a>). Il commento è stato pubblicato sabato 13 agosto 2011 sulla pagina ANED di Facebook.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"Quando la casa brucia non si può andare tanto per il sottile. Se bisogna vendere i gioielli di famiglia, si vendono. E certamente non spetta a una associazione come quella degli ex deportati nei campi nazisti di valutare nel merito, misura per misura, le proposte del governo in materia economica.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Tra queste proposte ce n’è una che ci tocca però molto da vicino: quella di accorpare alla domenica più vicina tutte le festività civili del calendario. Si parla del 25 aprile, del 1° maggio, del 2 giugno, tre date che il governo di centrodestra ha dimostrato a più riprese di non digerire.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Ricordiamo tutti quando il ministro della Difesa La Russa dichiarò che lui il 25 aprile lo festeggia andando a porre un fiore sulle tombe dei “suoi” caduti, quelli della Repubblica sociale italiana. E che il presidente del Consiglio ha sempre disertato – tranne una volta, in Abruzzo, in piena campagna elettorale – le celebrazioni del 25 aprile, bollandole come “di parte”. Per non dire dello sciagurato voto con il quale in commissione, alla Camera, la maggioranza ha dato parere favorevole all’ennesimo tentativo di equiparare i militi repubblichini, alleati di Hitler, ai partigiani che hanno contribuito a ridare la libertà al nostro Paese.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Un governo che non ha mai riconosciuto il valore fondante della data del 25 aprile per la riconquistata democrazia oggi approfitta della crisi finanziaria – da esso stesso clamorosamente sottovalutata – per cercare di cancellare questa data dal calendario civile. Quello stesso esecutivo, all’interno del quale un importante ministro fece sapere che lui col Tricolore ci si “pulisce il culo” tenta di cancellare la festa della Repubblica, evidente ostacolo alla grossolana propaganda secessionistica della Lega.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Noi non ci stiamo. L’esempio europeo, incautamente evocato dal governo a giustificazione di questa sua proposta, dimostra semmai il contrario: per ogni francese la festa del 14 luglio è fondamento dell’idea stessa di unità nazionale. Ragionando per assurdo, potremmo prendere per buono il riferimento all’Europa fatto da Berlusconi: quando il 14 luglio cesserà di essere festa nazionale in Francia potremo discutere di accorpare alla domenica anche il 25 aprile. Fino ad allora… che non ci provino nemmeno!"</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">L'appello dell'ANPI su:</strong></strong><em style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></strong></em></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">la Repubblica:</strong></em><a href="http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/08/15/anpi.html" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/08/15/anpi.html</a> e<a href="http://saviano.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/25-aprile-la-mobilitazione-in-rete/?ref=HREC1-6" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://saviano.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/25-aprile-la-mobilitazione-in-rete/?ref=HREC1-6</a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Sito del Tg de La7:</strong><a href="http://tg.la7.it/pol/news-27760" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://tg.la7.it/pol/news-27760</a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">il Riformista</em>:</strong><a href="http://www.ilriformista.it/stories/apcom/405834/" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.ilriformista.it/stories/apcom/405834/</a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">l'Unità</strong>:</em><a href="http://www.unita.it/italia/partigiani-non-si-puo-declassare-il-25-aprile-1.323819" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.unita.it/italia/partigiani-non-si-puo-declassare-il-25-aprile-1.323819</a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">il Fatto Quotidiano</strong>:<br />
<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/16/gli-ex-partigiani-le-suonano-al-governo-via-facebook-non-toccate-il-25-aprile/151827/" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/16/gli-ex-partigiani-le-suonano-al-governo-via-facebook-non-toccate-il-25-aprile/151827/</a></em></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il Corriere della sera:</em></strong><a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=13A7MU" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=13A7MU</a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Articolo 21: <a href="http://www.articolo21.org/index.php" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.articolo21.org/index.php</a></strong></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-55835388047533771132011-07-28T03:00:00.000-07:002011-07-28T03:00:36.844-07:00NO AL REVISIONISMO STORICO. FU GUERRA DI LIBERAZIONE, NON CIVILE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg49B7bupF4Ql7qaqu9CslcQnHduoH8UGOVJqNhTnwiCq3PXvBIGBaxH4jNt6F77InxvwhWgUcwWs9Z12TQtmn7wnzYR8Egdbek04QaIeSrNVopa5BOdhSiPNWbHBJOI8hA3g-XsbUbVnqW/s1600/cartina1_piccola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg49B7bupF4Ql7qaqu9CslcQnHduoH8UGOVJqNhTnwiCq3PXvBIGBaxH4jNt6F77InxvwhWgUcwWs9Z12TQtmn7wnzYR8Egdbek04QaIeSrNVopa5BOdhSiPNWbHBJOI8hA3g-XsbUbVnqW/s320/cartina1_piccola.jpg" width="307" /></a></div><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11px; line-height: 14px;"><br />
</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;">Nel corso di una cerimonia al Viminale, qualche giorno fa, la Resistenza è stata – incredibilmente – ridotta al livello di una “guerra civile”, fatto tanto più grave in quanto compiuto nel corso di una Cerimonia ufficiale, nella quale è particolarmente disdicevole una ri<span class="text_exposed_show" style="display: inline;">costruzione che fa violenza alla storia ed alle pagine gloriose della Resistenza. Un fatto grave, ma occasionale? Non si direbbe, visto che nel corso della parata, anch’essa ufficiale, per il 2 giugno, la Resistenza è stata completamente ignorata, non solo nelle presenze fisiche, ma anche in ciò che ha detto la voce narrante.<br />
Ma anche ad altri livelli, meno autorevoli, accadono cose analoghe, se non addirittura peggiori. Un giornalista ha presentato, sabato sera, in televisione, Piazza Loreto come un massacro, una macelleria, riferendosi naturalmente alla salma di Mussolini. Neppure una parola sui precedenti e sul fatto che in quella piazza, il 10 agosto 1944, erano stati uccisi e lasciati a lungo, sul selciato, al sole, quindici partigiani e antifascisti, invitando (sarebbe meglio dire costringendo) i cittadini a guardare l’orribile spettacolo, evidentemente a scopo intimidatorio.<br />
C’è, evidentemente, un problema politico e perfino un problema culturale. Quello politico sta nel fatto che anche a livello ufficiale si vuole ignorare o delegittimare la Resistenza, trasformando la guerra di Liberazione in una guerra fratricida. Il revisionismo, insomma, continua imperterrito a cercare di nascondere o degradare le pagine più belle della nostra storia. E questa è, in realtà, una vergogna, storicamente e politicamente. Ma c’è anche un profilo culturale, che va sottolineato, se simili posizioni possono passare, più o meno inosservate, anche in occasione di trasmissioni televisive di puro intrattenimento. C’è, insomma, chi – ancora oggi –non ha digerito la Resistenza e continua a pensare che il fascismo sia stato un fenomeno limitato e bonario; evidentemente la cultura democratica che avrebbe dovuto insediarsi ad ogni livello, nel nostro Paese, dopo la Costituzione, nata dalla Resistenza, non riesce ancora ad occupare il ruolo che le spetterebbe, diventando “diffusa” e patrimonio di tutti i cittadini. Questo ci impone una riflessione attenta ed un impegno ancora più forte per valorizzare non solo la Resistenza, ma anche i principi che la attraversarono e costituirono il fondamento della Costituzione; e richiede un impegno altrettanto forte per contrastare ogni forma di negazionismo e revisionismo, esplicita o mascherata. CARLO SMURAGLIA presidente ANPI</span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-28563670963368355742011-07-21T01:16:00.000-07:002011-07-21T01:16:13.832-07:00La Resistenza romana<div align="center" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><span class="Apple-style-span" style="color: navy; font-size: 19px;"><strong>Via Rasella</strong></span></div><div align="center" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><img alt="viarasella.jpg (14555 byte)" height="186" src="http://storiaxxisecolo.it/resistenza/viarasella.jpg" width="142" /></div><div align="left" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><br />
</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><span style="color: navy; font-size: medium;"><strong>23</strong></span> <span style="color: navy;"><strong>marzo 1944</strong></span> - Alle 15,30 Carlo Borsani, cieco di guerra, medaglia d'oro, celebra, nel salone di un palazzo in via Veneto, la nascita del fascismo, avvenuta 25 anni prima a Milano, in piazza San Sepolcro. E' una giornata senza nuvole, con il sole splendente. In mattinata i gerarchi e le autorità germaniche avevano assistito alla messa nella chiesa di Santa Maria della Pietà e deposto corone alle lapidi dei caduti fascisti in Campidoglio e al Verano. Borsani ha comniciato da poco a parlare quando, alle 15.52, si interrompe a causa del forte boato che rompe l'aria. Una forte carica di tritolo è esplosa a poca distanza, in via Rasella, davanti al palazzo Tittoni, mentre vi transitava a piedi una compagnia del I battaglione del Reggimento Polizei SS Bozen, composta da 156 uomini tra ufficiali, sottufficiali e truppa, in assetto di guerra, con mitragliatrici montate su carrelli in testa e in coda alla colonna. Subito dopo, due squadre dei GAP Centrali, una di sette uomini l'altra di sei, al comando di Carlo Salinari (Spartaco) e Franco Calamandrei (Cola), lanciano a mano bombe da mortaio leggero Brixia, modificate per esplodere per accensione della miccia, e sparano con armi leggere. A far brillare la mina collocata in un carrettino metallico da spazzino era stato lo studente in medicina Rosario Bentivegna, con la copertura di un'altra giovane studentessa, Carla Capponi.</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;">Secondo la testimonianza di Bentivegna, i gappisti erano disposti per l'attacco in questo modo: lui vicino al carretto, Carla Capponi, con un impermeabile sul braccio, da mettergli addosso per coprirgli la divisa da spazzino, la pistola alla cintura sotto il golf, in cima alla via con alle spalle palazzo Barberini; Raul Falcioni, Fernando Vitagliano, Pasquale Balsamo, Francesco Curreli e Guglielmo Blasi, con Salinari nei pressi del Traforo; poco distante Silvio Serra; all' angolo di via del Boccaccio, Franco Calamandrei. Altri gappisti erano sistemati per coprirli durante lo sganciamento.</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;">Le modalità dell'attacco: Calamandrei si era tolto il cappello, segno convenuto per avvisare Bentivegna che i tedeschi si stavano approssimando e doveva quindi accendere la miccia per poi allontanarsi rapidamente. Avvenuta l' esplosione, gli altri gappisti raggiunsero Calamandrei di corsa per sviluppare l'assalto a bombe a mano e colpi di pistola. L'azione si concluse con 32 SS uccise e 110 ferite (una sarebbe morta in ospedale il giorno dopo). I gappisti non ebbero perdite nonostante la immediata reazione dei tedeschi. Morirono invece un ragazzo e due civili. Altri persero la vita o rimasero feriti nella violenta sparatoria che si protrasse con l' arrivo di reparti tedeschi e fascisti, da questi rivolta soprattutto a colpire le finestre degli edifici più vicini, dai quali ritenevano fossero stati lanciati gli ordigni esplosivi.</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;">L'attacco in via Rasella era stato deciso dal comando dei GAP Centrali in sostituzione dell' assalto, programmato per quel giorno, al corpo di guardia di via Tasso per liberare i prigionieri della Gestapo. Dopo un sopralluogo Fiorentini, Salinari e Calamandrei avevano ritenuto irrealizzabile quell' operazioe dato il sistema difensivo approntato dai tedeschi e avevano predisposto invece l'aggressione alla colonna tedesca che ogni giorno percorreva via Rasella ultimate le esercitazioni alla controguerriglia.</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;">Il reggimento Bozen, come tutte le SS composto da volontari vincolati dal giuramento a Hitler, si stava infatti addestrando alla lotta contro i partigiani. Il battaglione di stanza Roma forniva anche elementi alla Gestapo in via Tasso, e avrebbe dovuto assolvere all' incarico di proteggere il personale militare e civile tedesco e fascista durante l' abbandono della capitale all' arrivo degli alleati, e, inoltre, fare da scorta ai prigionieri che da via Tasso da Regina Coeli sarebbero stati trasferiti al nord.</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;">Al reggimento Bozen saranno addebitate le stragi di civili commesse in seguito, in Istria, nel Bellunese, a Bois e Falcade, 87 azioni di rappresaglia documentate negli archivi tedeschi di Coblenza, ricostruite da storici ricercatori altoatesini nel 1994.</div><div align="JUSTIFY" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;">L'azione di via Rasella venne riconosciuta come atto legittimo di guerra dal governo e dal parlamento dell' Italia democratica, nel 1981, dalla magistratura, nei vari gradi sino alla Cassazione (19 luglio 1953). Alcuni partecinti vennero decorati al valor militare, Presidente della Repubblica Einaudi, Capo del Governo De Gasperi</div><div align="left" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><img alt="pallanimred.gif (323 byte)" height="12" src="http://storiaxxisecolo.it/pallanimred.gif" width="12" /> <span style="color: navy;"><a href="http://www.infoius.it/sentenze/archivio/sent_cass_99/1560SE~1.html" target="_blank"><strong>La sentenza della Cassazione del 1999</strong></a>: </span><span style="color: black;">via Rasella fu una "legittima azione di guerra"</span></div><div align="left" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><span style="color: black;"><br />
</span></div><div align="left" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><span style="color: black;">da http://storiaxxisecolo.it</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-46318532865386568962011-07-12T03:39:00.000-07:002011-07-12T03:39:59.550-07:00GUERRA DI LIBERAZIONE NON CIVILE!<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 11px;"></span><br />
<div id="article-header" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: left; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 930;"><div id="headline" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 920;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfvHCI_SQ0JwWXu99pJZrzj9u7XddIjTYFzmAbYRpPiD923yGhi3CH8ew7f6ZL4qzbi6_MSI0t1hCH4A1zoNf-Ex5_IlRVRVXwjboyhw8k5tVT641KZubLDVoOpnTGDpo02cuR_fRnOYmO/s1600/1056.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfvHCI_SQ0JwWXu99pJZrzj9u7XddIjTYFzmAbYRpPiD923yGhi3CH8ew7f6ZL4qzbi6_MSI0t1hCH4A1zoNf-Ex5_IlRVRVXwjboyhw8k5tVT641KZubLDVoOpnTGDpo02cuR_fRnOYmO/s320/1056.jpg" width="320" /></a></div><h1 style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1a1a1a; font-family: inherit; font-size: 3.2em; font-style: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.2em; margin-bottom: 0.3em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><br />
</h1><h1 style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1a1a1a; font-family: inherit; font-size: 3.2em; font-style: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.2em; margin-bottom: 0.3em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Nel centenario del Viminale gaffe sulla Resistenza</h1></div><div id="subheadline" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.3em; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 910;">L'occupazione tedesca tra il '43 e il '45 chiamato "guerra civile"</div></div><div id="article" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: both; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 900;"><div id="article-body" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 890;"><div class="article-excerpt" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 880;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div></strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Riprendiamo da Repubblica.it </div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.repubblica.it/politica/2011/07/11/news/viminale-custodero-18976506/?ref=HREC1-9" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1c698d; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">http://www.repubblica.it/politica/2011/07/11/news/viminale-custodero-18976506/?ref=HREC1-9</a> </div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"Di questo Palazzo si è detto e scritto di tutto: ma il Viminale non è il palazzo dei poteri, degli intrighi e dei complotti". Così Maroni alla cerimonia dei cent'anni della sede del ministero dell'Interno celebratasi alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Oggi però il Viminale è stata la sede dove s'è consumato un clamoroso strafalcione storico. Il filmato istituzionale sul centenario ha chiamato "guerra civile" il periodo dell'Occupazione tedesca dell'Italia fra il '43 e il '45. Errore voluto per presentare la Resistenza in chiave revisionistica o involontaria gaffe degli autori? Non è dato sapere: questo è uno dei tanti misteri del Viminale. Così come non si sa a quale causa attribuire la clamorosa svista sempre dello stesso video, che ha omesso (o censurato) i sei anni di repressione antidemocratica di Mario Scelba, fra il 2 febbraio 1947 al 7 luglio 1953. In ogni caso, il filmato non è più disponibile sul sito del Viminale, come era stato annunciato.<br />
<br />
L'errore storico ha suscitato sdegno e proteste nel mondo politico e dei Partigiani. "È stata un guerra di Liberazione - ha commentato dal letto dell'ospedale Armando Cossutta, ex partigiano e vicepresidente dell'Anpi - dire che è stata una guerra civile è sbagliato".<br />
<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"Ancora una volta - ha aggiunto il presidente dell'Anpi - <span style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 17px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline; vertical-align: baseline;">Carlo Smuraglia</span>- s'è parlato di "guerra civile"a proposito della Resistenza che è una delle pagine più gloriose della storia italiana e non deve essere assolutamente deformata cercando di ridurne la portata di ridurla a guerra civile. È stata guerra di Liberazione per liberare l'Italia dalla dittatura fascista e dall'Occupazione tedesca. Appena 5 giorni fa sono stati dati 9 ergastoli ai nazisti autori degli eccidi negli Appennini tosco-emiliani, la prova che i nemici da combattere, che sterminavano la popolazione civile inerme, erano i tedeschi. Che poi alleati coi tedeschi ci fossero anche i fascisti che hanno voluto combattere fino alla fine con loro non muta il carattere fondamentale della guerra di Liberazione. Sorprende che dopo tanti anni di distanza, da una sede autorevole e istituzionale come il Viminale e davanti al presidente della Repubblica, esca ancora il tentativo di ridurre una pagina meravigliosa della storia del Paese a una lotta fratricida</strong>".<br />
<br />
"Chiamare guerra civile la lotta di liberazione che sconfisse in Italia i fascisti e i nazisti - ha commentato Emanuele Fiano, responsabile Pd del forum sicurezza - è un atto di barbarie storica che riporta indietro l'orologio della nostra cultura comune. Non ci fu nessuna guerra civile, ma la maggioranza del Paese si ribellò e ci liberò dalla nostra dittatura prima ancora che dall'Occupazione straniera. Le ricostruzioni storiche che vengono promosse dal ministero dell'Interno dovrebbero salvaguardare questa visione storica che è quella su cui si fonda la democrazia repubblicana nella quale viviamo oggi".</div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-61175232658194401522011-07-03T09:21:00.000-07:002011-07-03T09:21:03.243-07:00Marcia di Brunete<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Spagna, il giorno 2 luglio</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">ha partecipato alla marcia commemorativa della battaglia di Brunete.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">La XII divisione italiana delle Brigate Internazionali, chiamata poi</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Battaglione Garibaldi, partecipò a una delle più sanguinose battaglie della</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">guerra civile spagnola.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">20.000 Repubblicani persero la vita insieme a 17.000 franchisti.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Fra i feriti Giovanni Pesce, detto Visone, medaglia d’oro al valor militare.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Alla marcia, che ha percorso 7 km fino ad un posto di comando delle forze</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">repubblicane, svoltasi sotto lo stesso sole cocente che allora tormentava i</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">valorosi combattenti (fra il 6 e il 23 luglio del 1937), hanno partecipato</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">inglesi, irlandesi, tedeschi e italiani in ricordo delle Brigate</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Internazionali.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">L’Anpi Spagna ha voluto onorare la memoria degli antifascisti italiani che vennero</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">a difendere la Repubblica Spagnola attaccata dai franchisti.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">SENZA MEMORIA NON C’È FUTURO è il motto che meglio rappresenta la volontà</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">dell’Anpi Spagna di ribadire il nostro netto NO al fascismo e a qualsiasi</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">equiparazione fra Partigiani e Repubblichini come vorrebbe la recente</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">proposta di legge Fontana (PDL).p</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">“NO PASARÁN”</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUPP_52c90sis4RbE47CjBo27q-BWvVQzoYJanp6HJ8HOlImVEiDX0P2gY2Hpq3tGFLEviHOwVXeYIZ1ZcAtBZaYkhyphenhyphenLUD_EO09aQcl4M6FkMRwxoePR3LIjrUlYIFcWMVIWvw3AQcZtZg/s1600/BRU0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUPP_52c90sis4RbE47CjBo27q-BWvVQzoYJanp6HJ8HOlImVEiDX0P2gY2Hpq3tGFLEviHOwVXeYIZ1ZcAtBZaYkhyphenhyphenLUD_EO09aQcl4M6FkMRwxoePR3LIjrUlYIFcWMVIWvw3AQcZtZg/s320/BRU0001.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFqaPrOw5cqNSKBpimJBvgMXsmyA6YF9u5ESskrQDJeNzSwVtQNlsVjlkghioflJwHGcMwKL0Y1qvtXG53lRTHFfL_bcKeOhGCUKGsreszJZ3WPgzd4hzrCVSZH39ujUGJRkrnjCcx8ltG/s1600/BRU0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFqaPrOw5cqNSKBpimJBvgMXsmyA6YF9u5ESskrQDJeNzSwVtQNlsVjlkghioflJwHGcMwKL0Y1qvtXG53lRTHFfL_bcKeOhGCUKGsreszJZ3WPgzd4hzrCVSZH39ujUGJRkrnjCcx8ltG/s320/BRU0002.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhui9-3EPXNT3nsXaV90Xt2tgpGI6X9hqrJE2G1hMccxoLKRoOi6rue0rHxhPvo8xc8PpCxSWFIer0oXxqf_Tvv40RJzDhS7qbqiGikUvyq7TI5GMWkbPUy-BVLCoCO3NVG1rkmvOsEdTDC/s1600/BRU0003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhui9-3EPXNT3nsXaV90Xt2tgpGI6X9hqrJE2G1hMccxoLKRoOi6rue0rHxhPvo8xc8PpCxSWFIer0oXxqf_Tvv40RJzDhS7qbqiGikUvyq7TI5GMWkbPUy-BVLCoCO3NVG1rkmvOsEdTDC/s320/BRU0003.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyHWXgY2pEhpMBVs-2weBj0YNtAfpC2aG56VJkU2YCZRe25lQenQtZTr9Vr-7iJ_NDgXyRifoRb0LI6bhvl88iWWCbXvvBCp-GL23otIMiPImBzVL-AH9ifFmG-r98K-czc5TzLhLemvxV/s1600/BRU0004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyHWXgY2pEhpMBVs-2weBj0YNtAfpC2aG56VJkU2YCZRe25lQenQtZTr9Vr-7iJ_NDgXyRifoRb0LI6bhvl88iWWCbXvvBCp-GL23otIMiPImBzVL-AH9ifFmG-r98K-czc5TzLhLemvxV/s320/BRU0004.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdLudpDxplf7uku4KPc4lN0xa8h2zFZZDgsy2XTke14fxp6VmSK18o8ba9i4EE4Ij-Vfwr_iOEothRift82bc9mOQcW3q9Ptv8aSR1JdEsgRAZqnQORcXBzzoFVl6eGdkn2kahneQMZZJx/s1600/BRU0005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdLudpDxplf7uku4KPc4lN0xa8h2zFZZDgsy2XTke14fxp6VmSK18o8ba9i4EE4Ij-Vfwr_iOEothRift82bc9mOQcW3q9Ptv8aSR1JdEsgRAZqnQORcXBzzoFVl6eGdkn2kahneQMZZJx/s320/BRU0005.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFlb8WYKz-qvMb83_3BRbVco6vgc5mbQuP-9MRF3rGsUacIxfJCXwqdJZKa2Gyljgq2Rn-0cQ8TNtf1kDBXOtG1huvjYE60yGJjDu3gEKofUSnfF3hh33_ktvAZietqan90IYsrjQFBtmB/s1600/BRU0006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFlb8WYKz-qvMb83_3BRbVco6vgc5mbQuP-9MRF3rGsUacIxfJCXwqdJZKa2Gyljgq2Rn-0cQ8TNtf1kDBXOtG1huvjYE60yGJjDu3gEKofUSnfF3hh33_ktvAZietqan90IYsrjQFBtmB/s320/BRU0006.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjukX45b2bDACR3XNdesX6CDEXXEPJzyBKtXR6lp_oiAXnNBXT5qeHTthmIBYR3xVUw8Z7d_NadoyFh1jZ_32znhzG7DxOAnrhylEdYP_MZPStVzvrdzxDKsHoxBUlLMERZG8MfKyxCwUui/s1600/BRU0007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjukX45b2bDACR3XNdesX6CDEXXEPJzyBKtXR6lp_oiAXnNBXT5qeHTthmIBYR3xVUw8Z7d_NadoyFh1jZ_32znhzG7DxOAnrhylEdYP_MZPStVzvrdzxDKsHoxBUlLMERZG8MfKyxCwUui/s320/BRU0007.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXTGmtm_S5Ia20sXYvTlbKIUhOwClu3uCUqJIHAqwEwWE6uig4zhLbVpJbYK5wCUIstY91ydEaLh_42J0G0uThjA5hNcCooHwjqugrqp1vy_1zRloKuO5yy7ReX2tM7R_pA5sl81bF03wL/s1600/BRU0008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXTGmtm_S5Ia20sXYvTlbKIUhOwClu3uCUqJIHAqwEwWE6uig4zhLbVpJbYK5wCUIstY91ydEaLh_42J0G0uThjA5hNcCooHwjqugrqp1vy_1zRloKuO5yy7ReX2tM7R_pA5sl81bF03wL/s320/BRU0008.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl5t6w91HWKvwK2O5JNRLvsEmc__N6JuWyHVKX8yTWvZUd1GbAPecyjUCzLehLNjHaARxiLmu-R7B1u7Ijp-oPJDIHNU-u4eE_U0IUDv8AOcBy9E7Bny4fAJUntRQ2qlkeQnGmqYYPewKY/s1600/BRU0009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl5t6w91HWKvwK2O5JNRLvsEmc__N6JuWyHVKX8yTWvZUd1GbAPecyjUCzLehLNjHaARxiLmu-R7B1u7Ijp-oPJDIHNU-u4eE_U0IUDv8AOcBy9E7Bny4fAJUntRQ2qlkeQnGmqYYPewKY/s320/BRU0009.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYkuKdWuqqICBNmSf_ktJoxAsjKlldjmGk4tRAltTrC6PyyxrlGBsLu02poSk8r7YovhKd5edtbB5j7Ou6uDY9W6CR3sDnJquR9vRjbjWOGf96icfs7MoRsX9Es3qOJWfP9K5fKm-x598o/s1600/BRU0010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYkuKdWuqqICBNmSf_ktJoxAsjKlldjmGk4tRAltTrC6PyyxrlGBsLu02poSk8r7YovhKd5edtbB5j7Ou6uDY9W6CR3sDnJquR9vRjbjWOGf96icfs7MoRsX9Es3qOJWfP9K5fKm-x598o/s320/BRU0010.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7cRUB08f-QFEdqPLO6jyrEJDVi8tljuV0suvx3AUG6TXljrJtUlXpuL8-K_qZP6X30_hHbuFDLlq_-yQDJCvtTK7WOJzdoul57Yksx-P2bD6OiXf1zP3OpYmg6AxdSNzZGGqEYkK6T-px/s1600/BRU0011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7cRUB08f-QFEdqPLO6jyrEJDVi8tljuV0suvx3AUG6TXljrJtUlXpuL8-K_qZP6X30_hHbuFDLlq_-yQDJCvtTK7WOJzdoul57Yksx-P2bD6OiXf1zP3OpYmg6AxdSNzZGGqEYkK6T-px/s320/BRU0011.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF4_KhRncoVGXMWcIh046-VAjOmLKo2gbA3IqF2bZvvaeuu_UPfyxzxxxWZy1V3lsoKv98e4DE6Q0A_xL3r7aZMAIDbq9_-L6ngLbdYbiu0tAg08NBLvqbnckH7nTBhON2iNvIWLnNqfP7/s1600/BRU0012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF4_KhRncoVGXMWcIh046-VAjOmLKo2gbA3IqF2bZvvaeuu_UPfyxzxxxWZy1V3lsoKv98e4DE6Q0A_xL3r7aZMAIDbq9_-L6ngLbdYbiu0tAg08NBLvqbnckH7nTBhON2iNvIWLnNqfP7/s320/BRU0012.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx6ieiBirc97NlQGcOeaKVed2QZbDiPtpexqZWaD2nmnSYBeA7NaNY-t4PE_B0hv06fQ75fhN6jR6ZMX7O2z2NeZgowcMlzMMLE7afM2yzuiXoszLQtuJPc8WpmemH7wJjRdqkAuS0XEY1/s1600/BRU0013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx6ieiBirc97NlQGcOeaKVed2QZbDiPtpexqZWaD2nmnSYBeA7NaNY-t4PE_B0hv06fQ75fhN6jR6ZMX7O2z2NeZgowcMlzMMLE7afM2yzuiXoszLQtuJPc8WpmemH7wJjRdqkAuS0XEY1/s320/BRU0013.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO4vQUT5nujlG-U2ekNOl9xMLdfLWcf5VPz0bhl_CKCZBYlrLomc8nFMWy55p66bz22LhBp7m7MIH17goba2x-aoKy8kr_rjlCxTd8bqED18SLHbj_qT9z3yun57PF2zt2hVjUWTnBSYUd/s1600/BRU0014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO4vQUT5nujlG-U2ekNOl9xMLdfLWcf5VPz0bhl_CKCZBYlrLomc8nFMWy55p66bz22LhBp7m7MIH17goba2x-aoKy8kr_rjlCxTd8bqED18SLHbj_qT9z3yun57PF2zt2hVjUWTnBSYUd/s320/BRU0014.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_BfAy7vNWG0agwgpuRKN4w0rrf8ZK_Ch-XZ-y8rN5YZdS8Y3D6bIq5V54XigN1tHL_xsXEpRzwLz36GNzmyFeazS89jyz4comDB7ARvw0pth_-jvirOOQjLnanSyHlOF2RyVW1Yoek1T3/s1600/BRU0015.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="154" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_BfAy7vNWG0agwgpuRKN4w0rrf8ZK_Ch-XZ-y8rN5YZdS8Y3D6bIq5V54XigN1tHL_xsXEpRzwLz36GNzmyFeazS89jyz4comDB7ARvw0pth_-jvirOOQjLnanSyHlOF2RyVW1Yoek1T3/s320/BRU0015.jpg" width="320" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #500050; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-26661229102423599772011-07-01T03:59:00.000-07:002011-07-01T04:01:41.311-07:00Comunicato stampa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ1eRl7TZ0x-Wf4EC4rh_7GMCWIxguPKN-dAwfpQVWmIQJr_Hzj9VAJCjD_C30ccz4kfCYhXrzTvKFVvrcQD-g737fKyb27NvxPLBjWg1uvgBliK0YeFkFsrl3nARdJeYpd0EZVzT1YNlP/s1600/81607980.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ1eRl7TZ0x-Wf4EC4rh_7GMCWIxguPKN-dAwfpQVWmIQJr_Hzj9VAJCjD_C30ccz4kfCYhXrzTvKFVvrcQD-g737fKyb27NvxPLBjWg1uvgBliK0YeFkFsrl3nARdJeYpd0EZVzT1YNlP/s320/81607980.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #3b3a26; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 10px; line-height: 14px;"></span></div><table class="dtlLftCol" id="assetMetaDataTable" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 16px; width: 640px;"><tbody style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<tr class="mdTblRow" id="titleRow" style="border-bottom-color: rgb(153, 153, 153); border-bottom-style: dotted; border-bottom-width: 1px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><td class="mdRtColFirst" style="border-bottom-color: rgb(153, 153, 153); border-bottom-style: dotted; border-bottom-width: 1px; color: #3b3a26; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 10px; font: normal normal normal 10px/14px Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 10px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 7px; vertical-align: text-top;"><h1 class="mdH" id="titleValue" style="font-family: Verdana; font-size: 10px; font: normal normal bold 13px/normal Arial; line-height: 10px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;">Signs of the Civil War in Sant Felip Neri Square, Gothic Quarter, Barcelona, Catalonia, Spain, Europe. </span></h1><div><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;"><br />
</span></div><h1 class="mdH" id="titleValue" style="font-family: Verdana; font-size: 10px; font: normal normal bold 13px/normal Arial; line-height: 10px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;">Marco Cristofori/gettyimages</span></h1></td></tr>
</tbody></table><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">La nascente sezione spagnola del' Associazione Nazionale Partigiani d'Italia parteciperà domani sabato 2 luglio alla V marcia di Brunete. </div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Si tratta di un circuito di 7 km sui luoghi della battaglia di Brunete, uno degli scontri più sanguinosi della guerra civile spagnola dove perirono 20.000 repubblicani e 17.000 franchisti, alla quale parteciparono anche le Brigate Internazionali. </div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Giovanni Pesce detto Visone, medaglia d'oro al valor militare, fu ferito in questa battaglia.</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">SENZA MEMORIA NON C'È FUTURO è il motto della manifestazione alla quale partecipano oltre ad ANPI SPAGNA, A MADRID SI MUOVE UN ALTRA ITALIA, SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÁ SPAGNA, ASSOCIACIÓN AMIGOS DE LAS BRIGADAS INTERNACIONALES e BRUNETE EN LA MEMORIA.</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Con la partecipazione a questa marcia, dalla Spagna si vuole ribadire il rifiuto del fascismo e la netta condanna di tutti i revisionismi della storia della Resistenza e della Guerra di Liberazione. </div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">La proposta di legge Fontana (PDL) che vuole equiparare Repubblichini e Partigiani è solo un aspetto della strategia di revisione della storia volta a sdoganare il fascismo e l'esperienza del governo fantoccio al soldo del nazismo della Repubblica Sociale Italiana.</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Le azioni violente del' organizzazione pseudo-sociale neo-fascista Casa Pound o le proposte di targhe ricordo per componenti della famigerata banda Koch a Milano trovano sostegno nelle istituzioni dove risiedono sedicenti ex-fascisti che solo vogliono rivalutare un'esperienza condannata inesorabilmente dalla storia e dalla democrazia.</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Come dicevano i Repubblicani spagnoli "NO PASARÁN !!!"</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">Marco Cristofori, fiduciario Anpi Spagna</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-56869987440857948252011-06-29T08:18:00.000-07:002011-06-29T08:18:24.232-07:00La Marcha de Brunete<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-size: 11px;"><br />
</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px;">Este sabado se recuerda la batalla de Brunete en los campos alrededor de Madrid. Esos campos vieron luchar y morir miles y miles de seres humanos de todas partes del mundo, muchos de Italia con la Brigada Garibaldi que fue la base de la lucha antifascista que liberó Italia de esa dictadura a finales de la II guerra mundial.<br />
<br />
Esos y esas jovenes no dudaron en morir en defensa de las libertades democraticas atacadas por el bando franquista en España y por los fascismos en el mundo. Multitudes llegaron a creer en el mito de la raza pura y en nombre de eso desataron sus instintos, usaron la violencia como acto de represión y mataron seres humanos por ser diferentes. En España sobre todo en contra de los “rojos” y las mujeres; en Europa en contra de pueblos, como el judio y el gitano o identidades consideradas debiles cuales las con discapacidad, la homosexual y la lesbiana.<br />
<br />
Esa historia tan lejana ES la historia de una sociedad sobre todo joven que creía en otra vida posible, más abierta y democratica para todos y todas. Muchos y muchas desaparecieron y no tienen hoy ni el derecho al recuerdo ni a una tumba. Este campo ES una de esas muchas tumbas y representa la MEMORIA en contra del olvido.<br />
<br />
Recordar la historia de otros momentos de la vida humana sirve para no volver a repetir los mismos errores y para no olvidar quienes lucharon y sufrieron en nombre de valores como las libertades y los derechos civiles y humanos para todos y todas.<br />
<br />
El principio del siglo XX ve en Europa la posibilidad real de ampliar los derechos a los ciudadanos y las ciudadanas de clase obrera y campesina. Algo intolerable para las lobbies de la epoca. Las crisis finacieras y economicas del 1929 y el estricto poder de los grupos politicos conservadores cerró las posibilidades a jovenes democracias como la española y la alemana. Las consecuencias seran violencia, guerras, muerte, hambre, diasporas, sufrimiento, silencio y olvido además de la manipulación de los hechos en los cuentos de los ganadores y la desaparición de la verdad historica.<br />
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Hay que volver a recuperar el cuento de esos miles de jovenes que viajaron hacia España procedentes de todo el mundo, entre ellos y ellas muchos y muchas desde Italia, para apoyar y salvar el unico rincón del mundo donde otro mundo posible estaba en construcción, atacado en ese momento por los nostalgicos de la restauración que fueron los franquistas. Hay que volver a recuperar el cuento dentro de la sociedad española, en las familias, en los libros de historia, entre la ciudadanía. Gente sin creatividad y sin visión del futuro se hicieron con el poder con violencia inuhumana y quitaron cualquier posibilidad de futuro y de cambio democratico para la sociedad española y para la europea despues. Esos fueron los franquistas y las dictaturas fascistas de Europa y del mundo.<br />
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Nos arrebataron hasta la memoria y nos encerraron en el olvido.<br />
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Una sociedad europea que todavía queda atrapada al sueño que la libertad es cumplir con el acto de poder adquirir propiedades y llegar a pertenecer al mundo de quienes poseen, es una sociedad sin futuro. Ese sueño internacionalista de la humanidad en camino para conseguir derechos y ampliar libertades para más seres está todavía sin cumplir pero en camino entre el sufrimientos y la tristeza de los muchos y muchas que seguimos perdiendo por ese camino.<br />
<br />
Hay que volver a recuperar ese espiritu altruista y de amor a la vida que llevó a miles de jovenes a morir en nombre de la libertad para todos y todas. Hay que sacar sus cuentos y hacer memoria desde el silencio en que más de cuarenta años de dictatura franquista y las necesidades de otras lobbies les han sometido.<br />
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Hay que volver a recuperar ese espiritu internacionalista.<br />
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Hay que hacerlo para poder construir una identidad real y posible en España, en Europa y en todo el mundo, que tenga en cuenta del valor de la memoria así como de la justicia, de la legalidad, de la trans- formación y del la r-evolución para todos los seres humanos.<br />
<br />
Por ello hay que apoyar a quienes luchan por las libertades en cada rincón del mundo, apartando las divisiones por naciones. Nuestra lucha no es la de las naciones de las lobbies, es la lucha internacionalista pacifica hasta lo posible porque la guerra y la violencia son horrores que ninguna sociedad tiene que volver a sufrir. Es la lucha de los y las que apuestan por la libertad como valor para toda la humanidad. Por ello tenemos que estar a lado de quienes en cualquier rincón apoyan y defienden esa causa.<br />
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Porqué esa R-esistencia que todos y todas cumplieron y que nosotros y nosotras continuamos en nuestras vidas rotas por el dominio de los grupos dominantes, no tiene sentido si no será capaz de contar la memoria y hacer del recuerdo un rincón de paz y amor compartido.<br />
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Desde Italia y como ciudadanía internacionalista afincada en Madrid y en España, en red con toda la humanidad, llevamos adelante iniciativas de recuperación de la memoria y de fortalecimineto de la ciudadanía en los valores democraticos universales para la r-evolucion de las sociedades, sin olvidar la memoria de la humanidad pasada, en nombre de la R-esistencia y del Antimafia (ver en este mismo blog los programas de iniciativas sobre mafias y Resistencia que han tenido lugar en 2010 y 2011 en Madrid).<br />
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En el recuerdo de esa juventud y en nombre de toda la humanidad en camino que apuesta por una r-evolución de lo humano hacia la democracia real, r-esistiendo un día tras otro.<br />
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Somos antifascistas e internacionalistas. Rechazamos el racismo, la homofobia, el sexismo, el antisemitismo (entendiendo semitas = judios y arabes), las mafias. Todo aquello basado en la exclusión de la verdad histórica y de cualquier ser humano de la participación.<br />
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¡W la libertad!<br />
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<a href="http://www.facebook.com/profile.php?id=1460110230" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" title="Per taggare qualcuno, digita @ e il nome dell'amico/a">Elisabeth Donatello</a><br />
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Participan: A Madrid si muove un’altra Italia (En Madrid se mueve otra Italia), Anpi Spagna (Asociación Nacional Partesanos/as de Italia), SEL Madrid (Partido Italiano de Izquierda, Ecología y Libertad, circulo de Madrid)<br />
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<span>Adhesiones: amadridsimuoveunaltraitali</span><wbr></wbr><span class="word_break" style="display: block; float: left; margin-left: -10px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"></span>a@gmail.com, anpispagna@gmail.com, sel.madrid@yahoo.com<br />
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Detalles:<br />
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El sabado 2 de julio nos reunimos en Colmenarejo, en la entrada de la urbanización Los Ranchos, desde donde saldremos a las 9 horas. La marcha que proponemos nos permitirá descubrir par te de la retaguardia y algunos observatorios republicanos de la mitad oriental del que sería campo de batalla de Brunete en julio de 1937, el mismo terreno que fuera unos meses antes, en enero de ese mismo año, límite oeste de la batalla de la Niebla, sostenida por la posesión de la carretera de la Coruña y su entorno. La pista que tenemos pensado seguir une los pueblos de Colmenarejo y Villanueva del Pardillo y tuvo con seguridad una gran importancia militar en las operaciones antes mencionadas y en los periodos de frentes estabilizados, porque permitió (sobre todo en la batalla de Brunete) el movimiento de tropas y suministros republicanos en los dos sentidos entre la primera línea y la vital carretera Torrelodones – Villanueva de la Cañada, vía fundamental para el mantenimiento de la ofensiva que bajando de la sierra debía internarse en el llano. A medio camino entre Colmenarejo y V. del Pardillo conoceremos la Casa Palata, una construcción actualmente en ruinas que sirvió como puesto de mando avanzado para el XVIII Cuerpo de Ejército. Su situación, a pocos metros de la cumbre de uno de los cerros más altos de la zona, permite la observación de toda el área de acción del XVIII CE y de buena parte de la del V CE, su vecino por el Oeste. La vuelta la haremos por el mismo camino que usamos en la ida, ya que lamentablemente no disponemos de otra alternativa que nos permitiera que la marcha fuera circular. Lógicamente, recomendamos llevar calzado cómodo, mucha agua, sombrero, pantalón largo, protección solar y prismáticos. La ruta resulta cómoda y no es muy larga, son unos 3 km por trayecto (total 6). La hora previsible de regreso a Los Ranchos sería entre las 13’00 y 14’00 horas.</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-75777959650509125692011-06-26T15:26:00.000-07:002011-06-26T15:28:03.437-07:00FAI PARTE DELLA STORIA !!!<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;"> LA SEZIONE ANPI SPAGNA NASCERÀ UFFICIALMENTE A SETTEMBRE. NEL FRATTEMPO CHI VOLESSE ISCRIVERSI PUÓ FARLO CONTATTANDO QUI O ALL'EMAIL ANPISPAGNA@GMAIL.COM. LA TESSERA VERRÀ SPEDITA GRATUITAMENTE AI NON RESIDENTI A MADRID I QUALI POTRANNO INTERVENIRE E VOTARE ALLA RIUNIONE DI FONDAZIONE VIA SKYPE</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZrYLu9XPpxBPhrFPsGqBKW-OlrCa6DmxWNwOeq8DLpNhty_I_w-4qmF8yUqr0XjlHwmoWUZ98ZS4PI_M6vZjtO50oJKFFKasXre-nJ1BBXQBrIIVBBf8JM9gbt_FK85UWLRgzPTk-9Up/s1600/enroll+now.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="142" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZrYLu9XPpxBPhrFPsGqBKW-OlrCa6DmxWNwOeq8DLpNhty_I_w-4qmF8yUqr0XjlHwmoWUZ98ZS4PI_M6vZjtO50oJKFFKasXre-nJ1BBXQBrIIVBBf8JM9gbt_FK85UWLRgzPTk-9Up/s320/enroll+now.jpeg" width="320" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px;"><br />
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-48983964466855163122011-06-21T12:06:00.000-07:002011-06-21T12:06:29.165-07:00La Resistenza accusa ancora...<div style="font-family: 'times new roman';"><strong><span style="font-size: small;">La Necessità ancora oggi di parteggiare</span></strong></div><div style="font-family: 'times new roman';"><strong><span style="font-size: small;"> </span></strong></div><div style="font-family: 'times new roman';"><strong><span style="font-size: small;">Alcune puntualizzazioni</span></strong></div><div style="font-family: 'times new roman';"><strong><span style="font-size: small;"> </span></strong></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">La Resistenza Partigiana è stato un momento di forte riscossa del popolo italiano, massacrato per vent’anni da un regime reazionario, razzista ed antipopolare. Gli Italiani, mai come in quel momento, furono uniti. Dopo la resa indondizionata dell’Italia (nell’8 settembre non si può ravvedere nessun armistizio da parte del Regno d’Italia) si costituì un ampio fronte di soggettività differenti che non aveva come obiettivo solamente la lotta al fascismo, ma anche quello di porre le basi per un nuovo ordine costituzionale, fatto di diritti, doveri e libertà e che fosse il giusto accordo fra le diverse culture critiche.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">I comunisti ebbero un peso fondamentale all’interno del Comitato di Liberazione Nazionale e non solo (ricordiamo ad esempio i Gap, costituiti su iniziativa del Partito Comunista), forti del fatto che molti partigiani si erano formati nella guerra civile spagnola ed avevano appreso i principi di quella scienza militare particolare (basti pensare alle figure di Luigi Longo e del Comandante Giovanni Pesce “Visone” o di Pajetta) e dell’azione politica continua che il Partito Comunista sezione della Terza Internazionale, benchè ridotto ad uno stato di clandestinità, aveva posto in essere per tutto il corso del ventennio (fino al 1943 quando l’organizzazione comunista assunse il nome di PCI).</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Non solo, ma con la vittoria di Stalingrado del 2 febbraio del 1943 le speranza della classe operaia di tutta Europa aumentarono e la possibilità di battere il nemico nazi-fascista cominciava a diventare reale anche in Italia. Gli effetti si sentirono presto nel nostro Paese dove, il primo scacco al potere fascista, fu dato con gli scioperi di Roma e Torino del marzo del 1943, antesignani del declino del potere fascista e del “nuovo ordine” poi posto con la resistenza. Scioperi che sancirono l’unione tra la classe operaia ed i partigiani. Questo dato storico deve essere posto in rilievo perché sarà quello che condurrà alla fine del fascismo. Se è vero che il partito Comunista ebbe un ruolo di primaria ed incofutabile importanza nella Resistenza, è anche vero che il concetto di lotta partigiana deve essere colto nella sua unitarietà.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Comunisti,Socialisti, popolari, liberali, azionisti,democristiani, uomini liberi decisero di fare una scelta di parte e di ribellarsi all’oppressore fascista. La Resistenza Italiana non fu una guerra civile, come molti vorrebbero attualmente per equiparare sul piano morale e politico quanti asservirono il governo fascista ed i partigiani, quanto piuttosto una civile guerra, come ricordava il Partigiano Nunzio di Francesco nell’ultimo incontro organizzato dal Circolo Gramsci Riposto. La differenza è netta.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Da una parte uomini di parte, partigiani che dopo l’8 settembre del 1943 in massa (anche se non vanno ignorati gli episodi diffusi di resistenza individuale ed organizzata precedenti, come ad esempio gli Arditi del Popolo di Secondari) avevano fatto una scelta, dall’altra parte soggetti privi di dignità che continuarono a far cadere l’Italia nella vergogna piu totale. I Partigiani riscattarono la dignità perduta dell’Italia. Bisogna cercare, in fin dei conti, di non cadere nel revisionismo piu becero, oramai imperante sia a destra che nei partiti di pseudo-sinistra. I morti non sono tutti uguali, un massacratore non può essere uguale, nel giudizio storico, ad un partigiano, rimarrà nella memoria un massacratore (ad ognuno di questi criminali andrebbe dedicato il monumento che Calamandrei dedicò a Kesselring..) senza giustificazionismo alcuno.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Eppure le campagne di revisionismo abbondano e non solo dal punto di vista strettamente politico, quanto anche da quello squisitamente comunicativo e non sempre provengono da destra. Sarà un errore, ma nel film la vita è bella di Benigni il campo di Auschwitz viene liberato dal carro armato americano, anziché dall’Armata Rossa. Sarà un altro errore ma la fiction “Pane e Libertà”sul sindacalista comunista Giuseppe di Vittorio, piena di stupidaggini e povera di politica, mette in evidenza il ruolo primario delle forze statunitensi in Italia ed In Europa, trascurando totalmente l’organizzazione della Resistenza Partigiana e quello del’Armata Rossa (sulla questione sul sito www.circologramsciriposto.it , alla voce cultura, c’è un articolo di Giuseppe Amata sulla vicenda). L’unico campo di concentramento che liberarono gli Usa fu quello di Dachau, ma si sa come procede il falsificazionismo. Questi sono solo due esempi, ma si potrebbe continuare all’infinito.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Altro cinico strumento per la strumentalizzazione della Resistenza Partigiana è stato quello delle Foibe, che sono state una reazione ai crimini fascisti, perpetrati nei confronti delle popolazioni slave, più di giustizia sommaria da parte di alcuni partigiani jugoslavi, che non violenza programmata dall´alto del vertice di Tito. Le foibe, evento sicuramente tragico (come tanti durante la barbarie fascista) e di dimensioni assolutamente piu limitate di quelle descritte da alcuni fascisti , vanno inquadrate nel loro contesto storico e non strumentalizzate cinicamente per arrivare sempre a quell’equiparazione revisionista vergognosa tra partigiani e massacratori. D’altronde le parole dello stesso Mussolini non lasciano dubbi e devono essere inquadrate nella campagna di “italianizzazione fascista “:«<em>Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. [...] I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani</em>». Nel segno del revisionismo gli ex fascisti di Alleanza Nazionale hanno ottenuto che il 10 maggio fosse il giorno della memoria delle Foibe.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">È evidente l’uso politico della storia, volto a rimuovere la memoria per plasmare meglio la realtà odierna. Altri esempi si hanno nei libri, ad iniziare da quelli vergognosi scritti dal cialtrone Giampaolo Pansa, volti a ridisegnare un nuova resistenza ed esaltare il ruolo primario da parte dell’Amministrazione Alleate delcassando, allo stesso tempo, il fenomeno resistenziale quale fatto “spontaneo” e per nulla organizzato (a dire il vero questo fu un motivo usato dagli stessi Alleati che, in un primo tempo, non vollero minimamete che i partigiani si armassero. Evidenti erano le divergenze sul futuro. Da una parte i partigiani che volevano dare un ordine all’Italia, dall’altra gli Alleati che volevano renderla uno Stato fantoccio come poi è avvenuto).</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Gli esempi di revisionismo storico non si contano piu. Ma i piu pericolosi colpiscono direttamente il frutto della lotta partigiana, vale a dire la Costituzione della Repubblica Italiana, violata spudoratamente in ogni suo articolo. L’ultima trovata, ma solo in ordine cronologico, è stata quella di un deputato del Pdl che propone di riscrivere l’art 1 della Costituzione, ma non per a affermare la centralità del Parlamento, quale rappresenta del popolo italiano, quanto per evitare i contrappesi previsti nella nostra Carta e che sono quelli della Corte Costituzionale e del Presidente della Repubblica. Ma non c’è bisogno nemmeno di scomodare l’ultimo arrivato del Pdl per dare la prova delle ripetute violazioni che ha subito la Costituzione. Già dall’art 1 “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” (alcuni del partito comunista voleva sostituirla con “dei lavoratori”) viene violato quotidianamente. Quasi 4 morti al giorno (a cui bisogna aggiungere quelli in nero), il lavoro ridotto a merce, il lavoro che manca e quando c’è è un co.co.pro o un lavoro intermittente, comunque un lavoro precario.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Le politiche di deregolamentazione del lavoro, il cui punto piu alto si raggiunse con lo Statuto dei Lavoratori (legge 300 del 1970) sono iniziate con il Paccetto TREU (quindi da parte degli allora DS) e continuate vergognosamente con la Legge Biagi. Dalla metà degli anni 70 il lavoro viene colpito ed i lavoratori non hanno piu garanzie e certezze per il futuro. Ai giorni nostri si arriva a vedere un Marchionne che guadagna quanto 450 operai e priva gli stessi di ogni garanzia e diritto per delocalizzare all’estero. E meno male che all’art 41 la Cost recita che “l’iniziativa economica privata è libera ma non può svolgersi<em> contro l’utilità sociale o </em><em>in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.</em><em>”,</em> o che l’art 36 recita testualmente “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.”</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Dubito che i padri costituenti avessero in mente il progetto di società dei Marchionne quando scrissero l’art 1 della Costituzione. Viene tanto decantata la libertà (parola usata in modo assolutamente sterile e privo di significato) dai partiti di oggi e non solo dal Pdl, ma anche dal Fli e dal partito di Vendola “Sinistra e Libertà”. Ma che significato può rivestire la libertà se non la si associa all’uguaglianza? Nessuno! Ed i costituenti non a caso, nell’art 3, posero il principio dell’uguaglianza formale e di quella sostanziale. I partiti attuali, partiti di plastica e perfettamente inseriti nella involuzione culturale berlusconiana, vanno avanti per parole vuote e prive di singnificato (la discrasia con il piano del significante è evidente). I padri costitueni immaginavano, avendo visto gli orrori della guerra, un’Italia che ripudiasse la guerra (e non c’è parola piu netta di quella del “RIPUDIO”), invece sappiamo come sono andate le cose. L’Italia ripudia la pace e si impegna a parità con le altre nazioni a sviluppare il terrore nel mondo. Ecco come hanno riscritto il nuovo articolo 11 della Costituzione i signori della guerra dei La Russa, dei D’Alema & CO. Dal Kosovo all’Afghanistan, dall’Iraq alla Libia ed anche qua gli esempi si sprecano. I processi di destrutturazione della Costituzione sono molteplici e colpiscono la sanità sempre piu privata (da ospedali ad aziende ospedaliere), l’istruzione pubblica ridotta ai minimi termini e senza fondi(che vengono elargiti in misura abbondante alle scuole confessionali, veri e propri diplomifici che sotto il profilo culturale sono pari a zero), l’ordinamento giudiziario viene attaccato per via delle vicende giudiziarie di Berlusconi &Co, la forma di governo dello Stato Italiano, colpita dalle voluttà presidenziali del Primo ministro ed anche la forma dello Stato, impostato su base regionale ed oggetto di una deriva federalista pericolosissima.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">La Campagna di distruzione della Costituzione è in atto da tempo e si accompagna ad un processo di falsificazione delle vicende storiche in cui la Carta deve collocarsi. I padri Costituenti erano ben consapevoli delle derive autoritarie in cui l’Italia poteva ricadere e posero un ordine di equilibrio tra i diversi poteri della Repubblica. La Resistenza Partigiana volle dare all’Italia la libertà ed i diritti, restituendole la dignità perduta. I suoi oppositori continuarono nel trasformismo, cercando anno dopo anno di affossare o confondere o deviare le ragioni dei partigiani. La Resistenza accusa ancora oggi tutti coloro che stanno facendo tornare l’Italia indietro di anni, che hanno disgregato il tessuto sociale, che cercano di sbarazzarsi velocemente della memoria per arrivare ad una sorta di condivisione del nulla.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"> </span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">Ancora oggi bisogna essere di parte. Ancora oggi bisogna parteggiare. Occorre battersi per la difesa (e l’attuazione) della Costituzione contro chi la sta demolendo. Ripartiamo dalla pratica politica contro le deriva di un sistema capitalistico putrido e sempre piu in crisi. Uomini come Nunzio di Francesco hanno fatto grande l’italia. Adesso tocca a noi non farla sprofondare nel baratro in cui sta pericolosamente scivolando.</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;">di Andrea Pavone (Circolo Gramsci Riposto)</span></div><div style="font-family: 'times new roman';"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.resistenze.org/">www.resistenze.org</a> <span class="Apple-style-span" style="font-family: 'times new roman';">- cultura e memoria</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'times new roman';"> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'times new roman';"><i>resistenti</i></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'times new roman';"> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'times new roman';">- antifascismo - 25-04-11 - n. 361</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'times new roman';"><br />
da www.circologramsciriposto.it</span></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-49365444869566624632011-06-18T00:34:00.000-07:002011-06-18T02:50:11.089-07:00La penetrazione delle mafie in Spagna: come combatterla<div class="MsoNormal">Intervento all'incontro sulla cooperazione Internazionale contro le mafie.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Permettemi di fare una piccola introduzione sull’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia prima di affrontare l’argomento della serata.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Molti di voi si diranno “se questo è un partigiano, io sono Padre Pio”. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">In effetti anche se dimostro meno anni di quelli che ho non ho fatto la Resistenza, e ovviamente non ero nemmeno nato a quei tempi.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Il fatto è che l’Anpi qualche anno fa decise di aprire le iscrizioni a tutti quelli che condividevano il suo statuto.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Ovviamente la scelta è stata presa anche per evitare l’estinzione naturale dell’Associazione. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">L’apertura dell’adesione all’Anpi ha determinato uno tsunami di tessere. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Siamo ormai circa 130.000, siamo presenti in tutte le province italiane e all’estero siamo in Repubblica Ceca, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia e ora in Spagna.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">I nostri compiti fondamentali sono l’antifascismo, la difesa della Costituzione e della Democrazia. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Anche se la Resistenza è in larga parte opera dei comunisti, vorrei ricordare che hanno partecipato alla guerra di liberazione tutti i partiti di allora eccetto, ovviamente, il partito fascista; dai repubblicani ai socialisti, dai cattolici ai monarchici.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Interveniamo su molte questioni della vita política e sociale italiana. Per esempio recentemente abbiamo chiesto come molti le dimissioni di Berlusconi, ma ci tengo a dire che la nostra richiesta si basa sul fatto che la sua condotta infrange un articolo della costituzione che ci è molto caro, precisamente quello che riguarda la dignità delle Cariche Istituzionali. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Abbiamo preso posizione ed aiutato i comitati per i si ai referéndum perchè crediamo che la legge debba essere uguale per tutti e perchè il popolo italiano si era già espresso a suo tempo contro il nucleare. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Stiamo combattendo con tutte le nostre forze contro il revisionismo storico del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">volemose bene</i> che vuole equiparare i repubblichini fascisti, marionette manovrate dall’ occupante nazista, con i partigiani protagonisti della guerra di liberazione e sottolineo di liberazione, non civile.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">L’ultimo assalto alla Costituzione è la recente richiesta di un deputato del PDL di revisione della disposizione transitoria della stessa carta costituzionale che vieta la riorganizzazione del partito fascista.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Qui, invece fra pochi giorni lanceremo ufficialmente la sezione Spagnola dell’ANPI. Abbiamo già svolto alcune iniziative insieme all’Associazione A Madrid Si Muove Un’ Altra Italia. Siamo in contatto con l’Associacion Amigos de las Brigadas Internacionales per quanto riguarda la memoria storica<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">Con il nome di ANPI SPAGNA potete trovarci nel nostro Blog, su Twitter e su Facebook e fra poco avremo una sede física di riferimento.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Ma se siamo qui presenti è perchè fra i tanti temi che l’Anpi affronta c’è anche quello delle mafie.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">Le cosche rappresentano una forma di tirannia perchè privano il cittadino dei suoi diritti fondamentali come quello della libertà di impresa, del diritto al lavoro e della libertà di espressione e a proposito di libertà di espressione, Elisabeth è qui a rappresentare la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Molte delle risorse umane sono costrette ad emigrare viste le oggettive difficoltà a vivere e prosperare nelle zone infestate dal fenomeno mafioso.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">Le istituzioni tendono ad essere asservite agli interessi delle cosche ma, addirittura, come ben sapete, succede che le cariche istituzionali stesse appartengano alle varie mafie <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Tutto ciò rende vitale l’impegno di tutte le forze democratiche affinchè se ne eviti la ramificazione combattendola con l’arma della giustizia ma soprattutto con la cooperazione, l’informazione e l’educazione a tutti i livelli.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Il movimento dei Fasci Siciliani nel 1891, quando i contadini si organizzarono contro i latifondisti, esplicitò chiaramente il conflitto mafia-lavoratori. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">Anche se all’inizio alcuni piccoli mafiosi si schierarono dalla parte dei contadini sfruttati, successivamente la Mafia contribuí in maniera determinante alla repressione violenta della ribellione. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">I contadini siciliani che venivano chiamati <i style="mso-bidi-font-style: normal;">jurnatara </i>perchè lavoravano dall’alba al tramonto, avevano diritto solo a un quarto del raccolto al netto delle varie tasse, chiamate diritti, come quello di messa per il prete, il diritto all’olio per la candela e il famigerato diritto di<i style="mso-bidi-font-style: normal;"> maccherone</i> che riguardava la protezione del contadino. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Questo tributo-estorsione è infatti l’origine della parola pizzo che viene appunto da “fari vagnari ‘u pizzu” cioè bagnarsi il becco nel piatto altrui. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">È chiaro da subito quindi che la mafia si schiera contro il progresso civile e l’emancipazione dei lavoratori. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Fra i tanti che pagarono con la vita la loro battaglia a favore del movimento contadino e per l’occupazione delle terre vorrei ricordare Placido Rizzotto che fu assassinato dalla mafia nel marzo del 1948 a Corleone. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Dopo l’8 settembre Placido si unì alle Brigate Garibaldi e dopo la liberazione tornato a Corleone divenne presidente dell’ANPI e ritenuto colpevole di organizzare i contadini attraverso la camera del lavoro e la Cgil fu ucciso dal clan di Luciano Liggio. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Oggi la cooperativa Libera Terra produce un vino con il nome del partigiano vittima di cosa nostra, le uve provengono da vigne confiscate alla mafia ed è stato anche girato un film sulla sua storia<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">La scelta dei partigiani fu una scelta volontaria, al contrario della leva obbligatoria.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Chi scelse coscientemente di mettere in gioco la propia vita lo fece con la stessa determinazione di chi decide di fare il giudice in zone dove il fenomeno mafioso si esprime al peggio. <o:p></o:p></div><div class="MsoNormal">I giudici che combattono le cosche incarnano gli stessi ideali e la stessa determinazione dei partigiani.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">C’è un passo nell’agenda di Borsellino che rende chiara la coscienza del mettere in gioco la propia vita come fecero i volontari che parteciparono alla guerra di liberazione.<o:p></o:p></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">“<span style="color: #242424;">Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.”<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="color: #242424;">A propósito di coscienza del rischio voglio anche citare uno dei padri della nostra Costituzione, il partigiano Piero Calamandrei in una delle sue frasi più celebri pronunciata durante un discorso al teatro lirico di Milano . Oggi potrebbe apparire un po` retorica ma vi prego di calarvi nell’atmosfera del tempo. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span lang="ES">“Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore….”</span><span lang="ES"> e poi conclude: “era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini”</span><span style="color: #242424;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="color: #242424;">La Mafia in Spagna va combattuta con l’arma della cooperazione internazionale perchè questa è la dimensione sulla quale si misurano le cosche. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="color: #242424;">Ovviamente la repressione del fenomeno mafioso è fondamentale per lo sviluppo del benessere dei cittadini. Ma l’aspetto giudiziario non può essere separato dalla denuncia , dall’informazione e dall’educazione. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="color: #242424;">Questo è il nostro compito. Qui noi abbiamo il nostro da fare.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="color: #242424;">Dobbiamo per esempio smantellare l’idea romantica del mafioso che tanti film hanno veicolato o la credenza secondo la quale i mafiosi si fanno i loro affari e non ci riguardano. E`dovere di tutti e di ognuno denunciare i fenomeni mafiosi per permettere il naturale sviluppo della società civile.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="color: #242424;">Concludo citando ancora Borsellino che già molti anni fa aveva inquadrato la via da percorrere per battere le mafie.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: 15.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;"><span style="color: #242424; font-family: TimesNewRomanPSMT, serif;"> </span><span style="color: #242424;">«La lotta alla mafia diceva nel discorso ai cittadini siciliani (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità. »<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 15.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;"><span style="color: #242424;">Marco Cristofori, Anpi Spagna</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFQ4U3qJs2sgVlrctKxwjrhD2JcnnBEdQjznguS-G98pvWUXw-fxfHyTx8GJJnvUtbBJ2aZncCQ9EeUM-EAE8SmN2HRGJ9rY3wOLXcoBpt0mc3XgrrI77Yb75rsjjC89oDX-jUE-DmVdN1/s1600/IMAG1024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFQ4U3qJs2sgVlrctKxwjrhD2JcnnBEdQjznguS-G98pvWUXw-fxfHyTx8GJJnvUtbBJ2aZncCQ9EeUM-EAE8SmN2HRGJ9rY3wOLXcoBpt0mc3XgrrI77Yb75rsjjC89oDX-jUE-DmVdN1/s320/IMAG1024.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 15.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;"><span style="color: #242424;">foto Lucio Colavero </span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-1983190073716403742011-06-16T01:06:00.000-07:002011-06-16T01:06:28.652-07:00<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 11px;"></span><br />
<div id="article-header" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: left; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 930;"><div id="headline" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 920;"><h1 style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #1a1a1a; font-family: inherit; font-size: 3.2em; font-style: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.2em; margin-bottom: 0.3em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">La proposta di legge Fontana: "Un assalto reazionario alla storia"</h1></div><div id="subheadline" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.3em; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 910;"></div></div><div id="article" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: both; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 900;"><div id="article-body" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 890;"><div class="article-excerpt" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 880;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"></div></strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">L'Anpi contro la proposta di legge Fontana che riconosce giuridicamente i repubblichini di Salò."E' un assalto reazionario alla Storia, non deve passare", accusa il Comitato nazionale dell'Anpi. Questa la presa di posizione integrale.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"Un altro, gravissimo, assalto reazionario alla storia. Un’altra offesa ai combattenti per la libertà.<br />
La proposta di legge “Fontana” (n. 3442), approvata di recente in Commissione Difesa della Camera, prevede il riconoscimento giuridico e quindi la concessione di contributi finanziari pubblici a tutte, indistintamente, le associazioni combattentistiche e d’arma. Previo il parere del Ministro della Difesa, che acquisirebbe, in tal senso, un vero e proprio strapotere".<br />
<br />
E si spiega: "Tutte le Associazioni. Un vergognoso e pericoloso riconoscimento e lasciapassare, dunque, anche a quelle, e non sono poche, che richiamano la loro azione e la loro spinta ideale al “patriottismo” repubblichino, a quella illegittima costruzione (la R.S.I.) che contribuì fattivamente alla follia criminale e omicida dei nazisti. Un assalto, che si va così completando dopo la proposta della destra governativa di abolizione della XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista; dell’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui “crimini” dei partigiani e di un’altra sull’ “imparzialità” dei libri di storia".<br />
<br />
"L’ANPI - si sottolinea - chiede a tutti i suoi iscritti, agli antifascisti e ai democratici di far sentire la loro voce per impedire questo ennesimo tentativo di negare la nostra storia e la Resistenza, offendendo la memoria dei Caduti per la libertà. L’impegno di tutti noi è decisivo, come nel passato quando si impedì l’approvazione della famigerata 1360 che pretendeva di equiparare i partigiani ai militi della RSI. Anche questo nuovo tentativo non deve passare".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7kdHtbk01c28JAEm-YHbxvb8S1qrxOBspdiAfa6F8jmBUQjtY3m2Af3sEXI5PHvjEKFwxxOii5ijSoq6KSPoRHdFjFAgd3-FuvO9G7qeN4c0IsEMaKKawHijz6V602nI_Yat9_sWpwr99/s1600/128503-resistenza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7kdHtbk01c28JAEm-YHbxvb8S1qrxOBspdiAfa6F8jmBUQjtY3m2Af3sEXI5PHvjEKFwxxOii5ijSoq6KSPoRHdFjFAgd3-FuvO9G7qeN4c0IsEMaKKawHijz6V602nI_Yat9_sWpwr99/s320/128503-resistenza.jpg" width="283" /></a></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><br />
</div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-27841614637397827652011-06-14T07:32:00.000-07:002011-06-14T07:32:40.564-07:00"Una grande vittoria della democrazia"<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 11px;"></span><br />
<div id="article" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; clear: both; float: left; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 620px; z-index: 900;"><div id="article-body" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; z-index: 890;"><div class="article-excerpt" style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline; z-index: 880;"><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 11px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 17px; font-weight: normal; line-height: 26px;">"Una grande vittoria della democrazia". Questo in sintesi il giudizio di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI, sulla vittoria dei sì ai referendum e alla straordinaria partecipazione popolare. </span></div></strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;"><br />
"Nonostante gli ostacoli, i tentativi di oscuramento e di depotenziamento dei referendum, i cittadini italiani hanno dimostrato, ancora una volta e con grande chiarezza, la volontà di riappropriarsi dei propri diritti fondamentali", commenta Smuraglia.</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Che aggiunge: "Dal 13 febbraio ad oggi, si sono moltiplicate le dimostrazioni concrete di un forte desiderio, di una diffusa volontà di partecipazione, che fanno sperare bene per il futuro. Si apre ora una nuova fase della vita democratica del nostro Paese, alla quale confidiamo che daranno il loro contributo tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia, l’attuazione dei principi della Carta Costituzionale e l’effettività dei diritti civili, politici ed umani".</div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 1.5em; font-style: inherit; line-height: 1.6em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 1em; padding-left: 0px; padding-right: 2em; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">"L’ANPI - conclude il presidente dell'Anpi - non mancherà di recare, come sempre, il proprio fattivo contributo"<br />
</div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-8757374980481466232011-06-03T15:01:00.000-07:002011-06-03T15:01:43.589-07:00Guerra civile o guerra di liberazione? Dal punto di vista del Diritto. Giorgio Tosi<table align="left" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; width: 15px;"><tbody>
<tr><td class="capotesto" style="color: #ff4f4f; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 38pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: bold; line-height: 28pt; text-align: left; text-transform: none;" valign="top" width="447"><span style="color: #f40000;">D</span></td></tr>
</tbody></table><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px;"><i></i></span><br />
<div align="JUSTIFY" class="primoparagrafo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 0px;">i cosa parliamo se parliamo di guerra civile? Un giomale autorevole e serio come <i>Repubblica</i> ha dedicato all’argomento un lungo articolo che inizia in prima pagina, prosegue su quelle della cultura e annuncia addirittura una seconda puntata. Ciò significa che l’argomento è importante, specie in questo momento in cui più aspro è lo scontro sul terreno culturale fra revisionisti e non, tra coloro che vogliono epurare i libri di testo, ristabilire la censura almeno a scuola, e legittimare il fascismo anche nei suoi aspetti più nefandi, e coloro invece che si oppongono in nome della verità storica. E’ tuttavia sorprendente che dopo una polemica che è durata cinquant’anni (guerra civile sì, guerra civile no), non sia stato sufficiente il bel libro di Claudio Pavone a chiarire i veri termini della questione. Viene maliziosamente da pensare che molti commentatori abbiano letto solo il titolo.</div><div align="JUSTIFY" class="testo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 9px;"><img align="left" border="0" height="199" src="http://www.questotrentino.it/2001/02/tosi.jpg" width="217" />Pavone dimostra come la Resistenza sia stata un intreccio fra tre guerre:<i> "patriottica, civile e di classe"</i> (p. XI). Nei capitoli dedicati alla guerra civile (da lui stesso indicata come una definizione controversa) chiarisce che con il termine usato intende non occultare<i>"la parte di realtà che vide italiani combattere contro italiani"</i> (p. 225). Una guerra fratricida, dunque. Non vi è dubbio che la Resistenza fu anche questo, e Pavone lo ha messo in luce con serietà e rigore. Ciò che è sbagliato e strumentale è ridurre il periodo ‘43-45 soltanto a guerra civile perché tende a nascondere il discrimine tra fascismo e antifascismo, tra lotta per la libertà e difesa della dittatura, e sottrae lo scontro al contesto storico e al suo contenuto essenziale: l’esistenza di una parte giusta e di una ingiusta. Le armi prima e la Costituzione poi hanno deciso una volta per tutte la vittoria della democrazia e la sconfitta del fascismo. Fra le opposte posizioni di Salò e della Resistenza non c’è conciliazione possibile. Ciò è vero non solo sul piano teorico ma anche su quello fattuale. Coloro che nella definizione di <i>‘guerra civile’ </i>vogliono assorbire tutto il significato della Resistenza dimenticano il dato giuridico e politico che impedisce lo stravolgimento da essi voluto.</div><table align="left" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; width: 15px;"><tbody>
<tr><td class="capotesto" style="color: #ff4f4f; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 38pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: bold; line-height: 28pt; text-align: left; text-transform: none;" valign="top" width="447"><span style="color: #f40000;">I</span></td></tr>
</tbody></table><div align="JUSTIFY" class="primoparagrafo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 0px;">l concetto di guerra civile è stato studiato dal diritto penale e ha trovato la sua formulazione normativa nell’art. 286 del codice Rocco, allora e oggi vigente. Si tratta di un delitto contro la personalità <i>interna </i>dello Stato, e si verifica quando due fazioni armate di cittadini si combattono tra loro (per un qualunque motivo) nel territorio dello Stato, compromettendone l’ordine costituzionale. Per essere più chiari, la nozione giuridica di ‘guerra civile’ riguarda due o più fazioni <i>private </i>che intendono risolvere con le armi le loro controversie, senza ricorrere ai poteri dello Stato che è <i>estraneo </i>alla contesa.</div><div align="JUSTIFY" class="testo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 9px;">Commenta il Manzini, notissimo penalista: <i>"Guerra civile è una lotta armata entro il territorio dello Stato di una parte della popolazione contro un’altra parte"</i>, non dunque contro lo Stato<i>. </i>La situazione creatasi nell’Italia centrosettentrionale dopo l’8 settembre 1943 era del tutto diversa dalla fattispecie prevista dalla norma. La Repubblica sociale italiana non era al disopra delle parti, ma era essa stessa parte in causa e come tale ricercava, rastrellava, combatteva, uccideva i partigiani come nemici. Per farlo si serviva delle forze armate repubblichine, guardia nazionale, brigate nere, decima mas: diretta espressione e strumento dello Stato fascista.</div><div align="JUSTIFY" class="testo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 9px;">La posizione dei partigiani rispetto allo Stato fascista, rappresentato dalla repubblichina di Salò, era eversiva e insurrezionale. E’ chiaro dunque, almeno da un punto di vista giuridico, che i combattenti non erano sullo stesso piano (come invece lo sono in una guerra civile), perché i fascisti si battevano in nome dello Stato repubblichino, mentre i partigiani combattevano contro.</div><div align="JUSTIFY" class="testo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 9px;">Sul piano del diritto la norma applicabile era quella prevista dall’art.284, cioè il <i>"delitto di insurrezione armata contro i poteri dello Stato".</i> Per questo reato infatti, e non per quello di guerra civile, furono processati e condannati i partigiani catturati durante il periodo ‘43-45. E’ quanto accadde al prof. Ettore Gallo, poi divenuto Presidente della Corte Costituzionale: arrestato dalla banda Carità, fu processato e condannato a morte dal Tribunale militare fascista di Piove di Sacco con l’accusa di<i>"insurrezione armata contro i poteri dello Stato"</i> e non con quella di <i>"guerra civile"</i>.</div><div align="JUSTIFY" class="testo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 9px;">Dal punto di vista del diritto internazionale si arriva a una conclusione convergente. Poiché dopo l’8 settembre il legittimo Stato italiano (quello monarchico del sud) aveva dichiarato guerra alla Germania ed era stato riconosciuto <i>"cobelligerante"</i>dagli alleati, i partigiani erano vere e proprie forze armate in territorio occupato dal nemico (tedeschi e fascisti repubblichini). Se ne deve necessariamente dedurre che la Resistenza fu un aspetto di una guerra internazionale fra Stati</div><div class="testo" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; color: #00004d; font-family: Verdana, Arial; font-size: 15px; line-height: 16px; text-align: justify; text-indent: 9px;">Quando si parla di guerra civile, bisognerebbe aver ben presenti questi concetti al fine di evitare confusioni. I revisionisti che riducono la Resistenza a mera guerra civile contraddicono i fatti, le sentenze dei tribunali. militari fascisti e le norme del codice Rocco, che fu il padre della legislazione mussoliniana</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-2764637568050689562011-06-03T03:41:00.000-07:002011-06-03T03:41:16.413-07:00In Italia ci fu Guerra Civile?<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 10px; -webkit-border-vertical-spacing: 10px;"><big><strong>Antonio Tabucchi</strong></big>: "La repubblica di Salò, nata dopo l'8 settembre 1943 (data dell'armistizio chiesto dall'Italia agli Alleati) fu uno stato fantoccio creato dai nazisti nel nord d'Italia, più o meno nelle stesse zone che oggi sono in mano al partito separatista della Lega; e l'idea che questo staterello artificiale, roccaforte del nazi-fascismo, tendesse all'unità d'Italia corrisponde al dire che la repubblica di Vichy aspirava all'unità di Francia. Che poi i repubblichini, scherani e servi dei nazisti, autori di massacri, torturatori e aguzzini,con simboli di morte ben espliciti sull'uniforme, credessero di avere servito «l'onore della Patria», è una dichiarazione che involgarisce l'idea di patria e il concetto di onore".</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-90626111928586554452011-05-26T02:41:00.000-07:002011-05-26T02:41:06.356-07:00Porquè....hay que ir a Milano<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px;"></span><br />
<div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Noi, lo scorso anno a Milano, abbiamo festeggiato il 2 giugno con una grande manifestazione</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">che affermava il legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione, riconoscendo le loro</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">comuni radici nella Resistenza, quale moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato l’Italia.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della Repubblica pongono un suggello al</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Risorgimento ed a una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere gli Italiani, non più</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale!</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica;</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, egualmente</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">riconosciuti a tutti. A partire dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli impedimenti</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">e gli ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo;</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), compreso quello</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può entrare</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">di garanzia, finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui si basa la civile convivenza</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">e sulle quali si può costruire, per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza per il</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">futuro.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte Costituzionale ed alla Magistratura, le</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">surrettizie proposte di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come quella di abolire il</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">divieto di ricostituzione del Partito Fascista.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Il 12 e 13 giugno si voterà per i referendum.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">I Beni Comuni sono obiettivi della società solidale e prospettiva di salvezza del pianeta.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">I referendum sono uno strumento di democrazia diretta tutelati dall’articolo 42 della</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Costituzione.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Noi non ci rassegniamo!</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Per questi motivi chiediamo ancora una volta a tutti coloro che si riconoscono nei principi</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">fondamentali della Carta Costituzionale e nei suoi fini, di dare luogo il prossimo 2 Giugno a</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Milano ad una grande manifestazione contro ogni tentativo di modificare i principi fondamentali</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">della Costituzione e il significato storico e sociale della proclamazione della Repubblica.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Comitato 2 giugno.</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Insieme per la Costituzione</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">Repubblicana</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">IL COMITATO PROMOTORE:</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- Acli - Casa della Cultura</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- Anpi Nazionale - CGIL</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- Arci - Il Popolo Viola Milano</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- Associazione Adesso Basta - Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- Associazione Culturale Punto Rosso - Libertà e Giustizia</div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">- Casa della Carità</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF3w3ovinccmd-K-QK33I9nscHKVgqo2GubudxY0c7THJHg6pkdTZdsOh0YNVB1Oigac-GUh2-wMACSynZVkCTfkuxbYA1HRiDounXVcwlsKJJPmX0ysSPzmWgs0rw0ZMdcHZQkljRpBPL/s1600/2+giugno+per+la+Repubblica+e+la+Costituzione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF3w3ovinccmd-K-QK33I9nscHKVgqo2GubudxY0c7THJHg6pkdTZdsOh0YNVB1Oigac-GUh2-wMACSynZVkCTfkuxbYA1HRiDounXVcwlsKJJPmX0ysSPzmWgs0rw0ZMdcHZQkljRpBPL/s320/2+giugno+per+la+Repubblica+e+la+Costituzione.jpg" width="226" /></a></div><div style="font-size: 11px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3829675184637793854.post-59033762491061006022011-05-21T14:38:00.001-07:002011-05-21T14:39:25.053-07:00Le adesioni alla manifestazione del 2 giugno a Milano in difesa della Costituzione<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 11px;"></span><br />
<div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: 1.2em; font-style: inherit; line-height: 1.4; margin-bottom: 1em; margin-left: 0.8em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Il 2 giugno prossimo non sarà celebrata soltanto la festa della nostra amata Repubblica. Noi dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, aderendo all’iniziativa lanciata dall’ANPI, dalla CGIL e da varie associazioni celebreremo anche il più antimafioso dei testi “sacri” della nostra convivenza civile e democratica, ovvero la Costituzione. Essa nega il diritto della mafia e di ogni altra organizzazione criminale ad esistere. Non è un caso, purtroppo, che un governo zeppo di indagati per mafia, a cominciare dal suo vertice, indagato a Firenze per le stragi del 1993, e a finire con il suo mentore, Marcello Dell’Utri, che mafioso lo è già in secondo grado, abbia messo nel mirino la nostra Costituzione. Vogliono cambiarla, vogliono distruggerla, vogliono violentarla. Noi non glielo permetteremo, né ora né mai. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Sonia Alfano, Presidente Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia</strong><br />
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Io credo profondamente alla continuità morale e ideale della lotta per la dignità della persona, dall’origine della presa di coscienza umana. Nella specificità della nostra storia patria direi che il Risorgimento e quindi la Resistenza non hanno mai smesso di esistere nell’immaginario e nella prassi di tanti di noi. Oggi più che mai dobbiamo essere vigili e consapevoli del compito individuale, che si fa espressione collettiva, di essere esempi attivi e responsabili di una rivoluzione culturale ed etica nel nostro amatissimo paese. Appartenere all’ANPI, per me, oltre che naturale prosieguo di storia familiare, è un dovere e una testimonianza d’appartenenza a quell’umanità, custode di valori e contenuti, che è la parte più alta della storia. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Simona Marchini</strong><br />
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La Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto, Presidente Nando dalla Chiesa, aderisce e partecipa alla manifestazione del 2 giugno a Milano, condividendo pienamente le analisi e gli obbiettivi dei promotori. Con l'augurio e la speranza che la nostra invidiata Carta Costituzionale continui ad essere il faro della vita politica e sociale di tutti i cittadini italiani che credono in essa. Tutti a Milano.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Nando Benigno,Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto</strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: 1.2em; font-style: inherit; line-height: 1.4; margin-bottom: 1em; margin-left: 0.8em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Articolo 0: l’Italia è una repubblica fondata sulla sua Costituzione che è stata redatta da uomini e donne laici, religiosi, di tutti gli schieramenti politici. Rappresenta un Paese unito nelle differenze e liberato: facciamo questo dell’Italia di oggi. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Cristina Comencini</strong><br />
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La Costituzione è come una madre. Ha partorito con resistenza e amore i principi che oggi ci rendono donne e uomini migliori.<br />
La Costituzione è come una madre. Ascolta per rispondere, abbraccia per proteggere, si apre per consegnare libertà.<br />
La Costituzione è come una madre, non si dimentica.<br />
Il due giugno a Milano sarò al suo fianco.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Daniela Morozzi</strong><br />
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Aderisco pienamente all'appello per la manifestazione nazionale del 2 giugno a Milano: il suo successo contribuirà alla difesa della Costituzione repubblicana e ai suoi principi fondanti, tuttora validi e sempre più necessari per la difesa della nostra civile convivenza dai pericoli del populismo, del razzismo, della crescita delle disuguaglianze.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Elena Paciotti</strong><br />
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ARTICOLO 21 ci sarà perché il vostro appello rappresenta la sintesi dei valori nei quali ci riconosciamo e nei quali si riconoscono quanti amano la costituzione e la legalità repubblicana. Ci saremo anche per reclamare la piena applicazione dell'articolo 21 della Costituzione contro ogni bavaglio, ogni conflitto di interessi, ogni limitazione della libera espressione e circolazione delle idee, delle opinioni, della cultura, dell'arte. Ci saremo anche contro quelli che vorrebbero strappare le pagine ai libri di storia e magari cancellare la memoria della lotta di liberazione dagli orrori del nazifascismo. Ci saremo perché mai come in questo momento è davvero necessario stare "Tutti con tutti" per liberare l'Italia dal fango che rischia di travolgerla, non è più tempo di divisioni, di personalismi, di malintesi spiriti di parte o di fazione. Ci saremo perché vogliono levarci persino il diritto di essere informati e di poter liberamente votare i quesiti referendari; anche questo è l'ennesimo tentativo di calpestare la Costituzione e di oltraggiare l'ordinamento democratico. Per tutte queste ragioni saremo con voi a Milano e considerate sin d'ora questo sito e tutti quelli collegati a vostra completa disposizione per qualsiasi necessità. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Beppe Giulietti, portavoce articolo 21, </strong><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Federico Orlando, presidente, </strong><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Tommaso Fulfaro, segretario, </strong><strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Stefano Corradino, direttore, </strong><br />
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Aderisco con entusiasmo. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Maurizio Maggiani </strong><br />
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La nostra Costituzione è nata come documento di liberazione dal fascismo e impegno per un futuro non fascista. In questo senso è una Costituzione che ha nell'anti-fascismo la sua identità costitutiva permanente. I costituenti furono previdenti e lungimiranti poiché in quali che siano le forme, il fascismo e' una tentazione sempre possibile, come espressione del potere arbitrario dei pochi. Augurando a tutti gli italiani e le italiane una buona festa della Repubblica, invio all'ANPI i miei più fraterni auguri di buon lavoro nell'Italia democratica.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Nadia Urbinati</strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: 1.2em; font-style: inherit; line-height: 1.4; margin-bottom: 1em; margin-left: 0.8em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Aderisco alla manifestazione del 2 giugno perché i valori e i principi della Resistenza e la nostra Costituzione sono patrimonio irrinunciabile. Ed è nostro dovere difendere questo patrimonio, in questo momento a rischio. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Bice Biagi</strong><br />
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Aderisco senz'altro alla manifestazione. Sono molto preoccupato perché la democrazia, che è socialmente il miglior sistema possibile, non mi sembra abbastanza vigile e in guardia contro gli attacchi che la stanno svuotando, e mi duole che questo avvenga nella supina rassegnazione di gran parte degli italiani.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Giorgio Bocca</strong><br />
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Nei giorni di aprile del 1945, durante i quali combattevamo aspramente per ridare all'Italia quella libertà che il nazi-fascismo le aveva tolto, sicuramente non avremmo mai immaginato che un giorno, sessanta anni dopo, personaggi e forze politiche avrebbero attentato alla Costituzione, coprendo inoltre di insulti la Magistratura e la Corte Costituzionale. Il nostro Paese è già sull'orlo dell'abisso e non possiamo assistere insensibili al suo completo sfacelo. Adesso è necessario che ritroviamo quel meraviglioso slancio che ci ha portati in montagna e che diciamo BASTA con tutta la forza che abbiamo. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Angelo Del Boca</strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: 1.2em; font-style: inherit; line-height: 1.4; margin-bottom: 1em; margin-left: 0.8em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Aderisco all'appello dell'ANPI, in difesa della nostra democrazia nata dalla Resistenza, fondata sulla Costituzione, che un governo indegno, che oltraggia la magistratura, la scuola pubblica, vorrebbe snaturare. Occorre una nuova resistenza contro questi subdoli tentativi di cancellare i valori della democrazia.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Margherita Hack</strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: 1.2em; font-style: inherit; line-height: 1.4; margin-bottom: 1em; margin-left: 0.8em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Aderisco alla manifestazione del due giugno perché i valori della Nostra Costituzione sono fondativi di un patto per nuova idea di società democratica fatta di esseri umani uguali, liberi, riscattati da ogni forma di oppressione e di sfruttamento. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Moni Ovadia</strong><br />
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Aderiamo alla manifestazione del 2 giugno per difendere, oltre che per festeggiare, la nostra Repubblica e la nostra Costituzione, nata dall'Antifascismo e dalla Resistenza. Proprio ora che sembra stia iniziando a soffiare un tanto atteso vento di cambiamento, non dobbiamo abbassare la guardia contro tutte le forme di fascismo, vecchie e nuove. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni</strong></div><div style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: 1.2em; font-style: inherit; line-height: 1.4; margin-bottom: 1em; margin-left: 0.8em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Aderisco alla manifestazione perché i partigiani che hanno lottato per liberare il mio Paese dal fascismo sono l’unico punto di riferimento chiaro e limpido per chi vuole il ritorno di una piena e coerente democrazia. E’ il momento di una nuova resistenza. Coraggiosa. E combattiva. <strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Lidia Ravera</strong><br />
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Il 2 giugno è un'occasione per tutti di aderire ai principi sacri per ogni essere vivente di libertà, di uguaglianza nella diversità, di democrazia in un momento così brutto della nostra storia, per non assecondare le follie anticostituzionali, e il sonno indotto delle nostre provate coscienze.<strong style="border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-style: initial; border-top-width: 0px; font-family: inherit; font-size: 13px; font-style: inherit; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline-color: initial; outline-style: initial; outline-width: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; vertical-align: baseline;">Giorgia Todrani (in arte “Giorgia”)</strong></div>Unknownnoreply@blogger.com0